Il Corriere di oggi fa la solita confusione su un rapporto della Croce rossa sulle torture subite da 14 terroristi islamici in custodia americana. Scrive il Corriere: "Come è stato più volte denunciato, i detenuti di Guantanamo erano sottoposti a pratiche di tortura quali il waterboarding (una tecnica che consiste nell’inondare il volto di acqua fino quasi all’annegamento) o la reclusione in piccole gabbie che venivano poi appese al soffitto"
E’ un falso, il solito falso che i giornali italiani continuano a diffondere e che peraltro è inventato di sana pianta perché non c’è né nel rapporto della Croce rossa citato né nel pezzo del New York Times che il Corriere ha copiato per scrivere questo articolo-spazzatura. Il rapporto della Croce rossa riguarda i maltrattamenti e il waterboarding (solo in tre casi, mai negati) compiuti prima che i 14 detenuti arrivassero a Guantanamo. A Guantanamo non torturano. I maltrattamenti riguardano le prigioni segrete della Cia e in particolare il carcere di Bagram, in Afghanistan, che Obama non ha né chiuso e nemmeno mai citato.
Update delirio:
Nel titolo sulla home del Corriere c’è addirittura scritto, virgolettato e attribuito alla Croce Rossa che "anche dei medici coinvolti nelle torture di Guantanamo".
7 Aprile 2009