Falafel CafèNella Gerusalemme religiosa la pubblicità non è donna

Quartiere che vai, pubblicità che trovi. In Israele, a seconda del tipo di popolazione che vive in un’area, i poster si adeguano. Così succede che se in tutto lo Stato ebraico Banca Hapoalim espon...

Quartiere che vai, pubblicità che trovi. In Israele, a seconda del tipo di popolazione che vive in un’area, i poster si adeguano. Così succede che se in tutto lo Stato ebraico Banca Hapoalim espone grandi manifesti con un uomo e una donna (Alma Zack, un’attrice) che reggono il vessillo nazionale, in certi quartieri ultraortodossi di Gerusalemme così come nella cittadina religiosissima di Bnei Brak la ragazza sparisce per lasciare il posto a Dan Haschan, un nano.

La decisione – presa per rispettare le usanze degli ebrei ultraortodossi – se da un lato avvicina i fedeli ai servizi bancari, dall’altro ha fatto arrabbiare tante donne. Non è la prima volta che succede una cosa simile. Sui giornali locali venduti tra gli ultraortodossi, per esempio, le donne vengono letteralmente cancellate dalle foto. Tra le “vittime” c’è anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton.

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