Chi parla maleAi radicali gli sputeranno pure, ma almeno pagano il lavoro dei giornalisti (pare)

  L'argomento mi sta molto a cuore, anzi: vi devo un post sulla Carta deontologica di Firenze  contro il precariato nel giornalismo italiano. Comuque, ricevo da Radio Radicale una informazione che ...

L’argomento mi sta molto a cuore, anzi: vi devo un post sulla Carta deontologica di Firenze contro il precariato nel giornalismo italiano.

Comuque, ricevo da Radio Radicale una informazione che mi va di condividere.
Fai Notizia, il portale di RR, a 6 anni dalla sua nascita, si rinnova completamente, trasformandosi da sito di giornalismo partecipativo, a un format di inchieste distribuite di Radio Radicale.

«D’ora in poi – si legge nella nota che mi hanno inviato via mail – Fai notizia pagherà contenuti di qualità realizzati appositamente per noi. Sarà possibile così per giornalisti free lance, ricercatori, attivisti, cittadini esperti o testimoni di eventi rilevanti, collaborare alla realizzazione di inchieste sui grandi temi di interesse pubblico».

«Sappiamo – continua la mail – che nel nostro Paese esiste una schiera di giornalisti free lance, studenti delle scuole di giornalismo, blogger intraprendenti e capaci, ricercatori universitari esperti nelle proprie materie spesso collegate a temi di attualità, volontari di associazioni e partiti a contatto diretto con realtà che gridano vendetta, di cui non parla nessuno. Questo esercito di potenziali produttori di informazioni non ha alcun accesso né legame possibile con il sistema dei media, o se lo ha è saltuario, sottopagato, spesso avvilente.»

La proposta è la seguente: candidare il proprio contributo ad una inchiesta proposta dalla redazione, farsi valutare (saranno incentivat i contributi che utilizzeranno l’archivio di Radio Radicale come fonte giornalistica). Oppure candidare una propria inchiesta.

Ecco i termini economici per tipologie di contributo

– Documento di analisi scritta o dossier 100 euro
– Interviste audio ad esperti o protagonisti 100 euro
– Reportage fotografici (minimo 15 foto) 100 euro
– Interviste video ad esperti o protagonisti 150 euro
– Piccoli reportage audio o video 200 euro

Le tariffe non sono pessime, visto il panorama desolante.

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