Dire, fare, baciare, lettera, pubblicità e comunicazioneChe idea geniale, utilizzare la paura.

No, anche se é il periodo e siamo invasi da Halloween, parlo di un'altra paura. La paura di perdere i diritti civili e politici tanto faticosamente raggiunti.A volte ci sono campagne che ci lascian...

No, anche se é il periodo e siamo invasi da Halloween, parlo di un’altra paura. La paura di perdere i diritti civili e politici tanto faticosamente raggiunti.

A volte ci sono campagne che ci lasciano a bocca aperta. Semplici, geniali, dirette, senza bisogno di chiamare il miglior fotografo, il più grande regista, senza tanto clamore. A volte ci accorgiamo che basta una semplice idea per arrivare al cuore del messaggio, per dire, in maniera creativa e efficace quello che vogliamo dire. Magari utilizzando la paura, appunto.
La scorsa settimana i Tunisini, nostri vicini mediterranei, sono andati al voto dopo aver iniziato quel grande movimento di sollevazione popolare che, con faciloneria tutta giornalistica, é stato chiamato chiamato “la primavera araba”.
Finita l’epoca del satrapo Ben Ali é arrivato il momento, per i Tunisini, di scegliere finalmente in maniera autonomia, chi dovrà governare il paese dopo tanti anni di torpore. E si é iniziato, appunto, con l’elezione di una assemblea costituente il 23 ottobre.
Purtroppo l’atto civico del voto é un atto che non é ancora installato nelle abitudini dei tunisini, ed é per questo che l’agenzia memac Ogilvy, assieme all’associazione Engagement Citoyen, ha ideato una campagna buzz, per invitare i tunisini a esercitare il loro diritto di voto. Un’operazione geniale, che ha trovato un largo eco nei blog, nei forum e nei media on line, grazie ai video messi su YouTube.

 https://www.youtube.com/embed/yxWvgASA_Q4/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Un’immagine gigante dell’ex presidente Ben Ali é apparsa una mattina agli increduli passanti de La Goletta, una citta costiera a 10 km da Tunisi.
Un’immagine sorridente, simile a quella che fino a qualche mese tronava su ogni muro pubblico o privato del paese. I video che hanno fatto il giro del mondo mostrano la folla sempre più numerosa, e rumorosa, che dopo la sorpresa decidono di strappare, come gesto civico, l’odiata icona.
Dietro la foto appare il messaggio finale :

“Attenzione, la dittatura puo’ ritornare. Il 23 ottobre, VOTATE”.

Geniale, appunto.

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