Silvio Berlusconi è di nuovo all’attacco. Dopo aver facilitato la nascita del governo guidato da Mario Monti per non essere accusato di avventurismo politico, l’ex presidente del consiglio è repentinamente tornato nei suoi panni naturali, quello del baro doppio giochista. Mentre Mario Monti pronunciava il suo primo discorso programmatico al Senato della Repubblica, Silvio Berlusconi sparava la sua prima bordata al nuovo governo: “Il governo Monti? “Un caso di democrazia sospesa”, ha decretato il Cavaliere errante di Arcore. Una semplice considerazione politica? Niente affatto. Subito dopo Silvio Berlusconi ha ricordato al professor Monti che il Pdl lo può far cadere quando vuole il nuovo esecutivo. Un modo per nulla carino per tenere Monti appeso a un filo. Un modo indecente di ricattare il governo appena nato. A questo punto dobbiamo pensare che gli attacchi del Giornale e di Libero che abbiamo ricordato ieri non siano casuali ma facciano parte di una strategia che cercherà di rendere la vita molto dura al nuovo presidente del consiglio. C’è da sperare che questa strategia non abbia successo, le prime avvisaglie dall’Europa dicono di un consenso autentico verso il nuovo governo da parte delle istituzioni europee ma la strada per Mario Monti resta lastricata di difficoltà.
17 Novembre 2011