A cena con un’amica che lavora in una grande azienda della moda made in Italy discutiamo di vendite family&friends. Sono un appuntamento chiave di questi giorni per giornalisti e dipendenti delle aziende: vi si comprano capi di collezione usati per i servizi fotografici oppure delle passate collezioni a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli di mercato. Un abito da 1000 euro si può trovare anche a 150, tanto per fare un esempio.
“Sono stata alla vendita aziendale – racconta la mia amica R. – e c’era davvero tantissima roba, venduta a 10-15 euro. Del resto una volta passato lo scoglio Famiy&Friends tutti quei vestiti vanno all’inceneritore“.
Io, perplessa, chiedo come mai: non si potrebbero mandare negli outlet oppure dare alle associazioni benefiche che raccolgono vestiti da dare ai meno fortunati?
No: l’eccessiva diffusione dei fondi di magazzino abbasserebbe il valore del marchio.
Ecco uno dei non-sense della moda, insomma.