L’arresto di Michele Zagaria, il re dei Casalesi, l’uomo che tirava le fila della più potente organizzazione criminale italiana, è senza ombra di dubbio un durissimo colpo per la Camorra. Non un’operazione di normale amministrazione ma un evento “storico” nella lotta alla criminalità organizzata. I festeggiamenti di magistrati e forze dell’ordine sono più che giustificati perchè ieri è stato arrestato uno degli intoccabili del sistema camorristico e dunque gli entusiasmi e i festeggiamenti a champagne ci stanno futti. Ma se fossi in Enrico Mentana eviterei troppo entusiasmo, eviterei di dire che forse siamo alla sconfitta definitiva. Non a caso nella bella diretta con Saviano da New York che La7 ha mandato in onda ieri sera il magistrato Cafiero De Raho ha raffreddato gli entusiasmi della prima ora, sostenendo che il più grave errore sarebbe quello di pensare che alla Camorra è stato dato un colpo mortale definitivo. Fino a quando non si riusciranno a stroncare le infiltrazioni economiche e politiche della Camorra sul territorio nazionale e fino a quando non si riuscirà a togliere alla Camorra il consenso sociale che ancora trova nelle sue roccaforti, ha aggiunto il magistrato, il fenomeno camorristico sarà in grado di riprodursi come una metastasi.
Da questo punto di vista fanno davvero impressione i commenti che i cronisti hanno raccolto ieri nelle strade e dimostrano quanto la Camorra sia infiltrata nel tessuto sociale. “Michè, la Madonna ti deve benedire per quello che hai fatto”, ha commentato un uomo del paese di Zagaria. Tra la gente intervistata per le strade non c’è stato nessuno che ha avuto il coraggio di esultare per l’arresto del Boss e qualcuno mostrava tristezza mal celata. Se poi dalle strade si passa al parlamento italiano incrociamo la faccia tosta di Nicola Cosentino, per il quale è stato chiesto l’arresto per collusioni con i clan camorristici. Cosentino ha fatto i complimenti ai magistrati per l’operazione appena conclusa ma non ha esteso i complimenti a quei Pm che hanno chiesto il suo arresto. Chissà come mai. Eppure sono gli stessi che hanno beccato Michele Zagaria!
8 Dicembre 2011