Quando questo blog ha dato notizia della chiusura del sito della Direzione provinciale del lavoro di Modena www.dplmodena.it per mano del ministero del Lavoro, si è subito trovato in buona compagnia. Tanti altri siti hanno raccontato la vicenda, in maniera più o meno articolata. Addirittura ci sono stati presidi di piazza (dei giovani democratici di Modena) petizioni online (Cgil) e interrogazioni parlamentari (Partito democratico e Italia dei valori).
Subito dopo aver scritto il pezzo, ho contattato via telefono e posta elettronica il ministero (la cosa è documentabile). Ovviamente nei giorni di Pasqua non ho ottenuto risposta, confidavo in questo primo giorno post-Pasquetta. Ora Anna Masera della Stampa con puntualità in un pezzo fa chiarezza sul caso.
Per farlo ha dovuto contattare al cellulare il ministro Elsa Fornero ( «che oggi stava lavorando da casa a Torino, era al corrente e mi ha risposto subito» racconta Masera):
E Fornero spiega:
«Di questa vicenda ho avuto un’informazione vaga questo scorso sabato di Pasqua e ho subito risposto ‘Non ne so niente, mi informo’. Tornando dal fine settimana ho saputo via email che il sito era stato chiuso, ho risposto che non ero informata e ho messo in cc il capo della comunicazione del Ministero del Lavoro e l’addetto stampa. Detto questo, nel frattempo ho parlato con Eufranio Massi, il direttore della Dpl di Modena, con cui ho appena concluso una lunga telefonata. Stando da quanto mi dice, lui avrebbe commesso la leggerezza di pubblicare il testo della riforma sul lavoro (scaricandolo dal sito del Sole 24 Ore) prima che fosse ufficiale e quindi prima di noi al Ministero, quando ancora mancavano tutte le firme.
Se così fosse, e se fosse solo questo il motivo per la chiusura del sito, la riterrei una punizione eccessiva per un eccesso di intraprendenza che va bene nei giornali ma un po’ meno nelle Istituzioni, ma che non mi sembra talmente grave da giustificare l’oscuramento, per cui chiederei di farlo riaprire. Non solo, ma anzichè oscurarlo, se il sito della Dpl di Modena è davvero così ben fatto lo prenderei come esempio, come modello a cui ispirarsi, e chiederei a Massi di collaborare al nostro sito per migliorarlo. Ma aspetto, e vi chiederei di aspettare, prima di giudicare. Vi farò sapere presto”.
Cosa significa tutto ciò? Anzitutto che il sito è stato chiuso (o quantomeno, fanno notare alcuni colleghi, è stata oscurata la homepage) senza che il ministro ne sapesse nulla. Ma soprattutto che oggi, 10 aprile, giornata di ritorno al normale lavoro d’ufficio, nessuno del nutrito ufficio stampa del ministero del Lavoro si è sentito in dovere di spiegare, precisare alle tante persone che avevano chiesto delucidazioni (giornalisti e non) come stavano realmente i fatti.
Cara ministro Fornero, se proprio vogliamo parlare di lavoro e produttività, accetti l’umile consiglio d’un cronista precario che di questa vicenda, ritenuta brutta, ha voluto scrivere su un blog nel week-end di Pasqua: controlli la produttività e l’efficacia dei suoi collaboratori
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