È passato più di un mese dalla fine del fidanzamento tra Belen Rodriguez e Fabrizio Corona. In questo periodo abbiamo sentito parlare solo della relazione che la bella argentina ha incominciato con il ballerino – ed ex di Emma Marrone – Stefano de Martino: tra coccole baci presentazione di lei alla famiglia di lui fino ad arrivare al quell’incidente che tanto ha fatto parlare l’Italia intera. Ma in tutto questo l’agente dei fotografi che fine ha fatto? A parte lo schiaffo al giornalista del Corriere della Sera e la sua presenza alla comunione del figlio Carlos con la sua ex Nina Moric, di Corona non c’è traccia.
In questi mesi su di lui è uscito ben poco: un servizio sulle pagine di Chi sulla presunta relazione con la bella fotografa del Chiambretti Night, Catrinel Marlon. Peccato però che la bella rumena sia fidanzata con un caro amico dello stesso Corona. E allora ecco pochi giorni fa arrivare il patatrac. Quando tutto sembrava scorrere tranquillo la roboante Sara Tommasi rilascia un’intervista a Di Tutto che ha fatto tremare i pavimenti di tutti i locali di corso Como. La soubrette bocconiana ha dichiarato che la Rodriguez avrebbe rotto con Corona perchè beccato a letto con il chirurgo dei Vip Giacomo Urtis. Va ricordato che in pochi sanno un piccolo particolare: la «coppia» «chirgurgo plastico e agente dei fotografi» lavora a pochi metri di distanza. Proprio l’altro giorno è uscita una foto emblematica (qui sopra Nda) di Corona con Urtis con indosso una maglietta con la scritta Love of My Life.
Ma le indiscrezioni sulla sua presunta omosessualità non sembrano proprio piacere a Fabriziuccio. Così pochi giorni dopo l’articolo, il re del Gossip ha chiamato a rapporto il fedele Gabriele Parpiglia, ex braccio destra di Alfonso Signorini al settimanale Chi, poi silurato dalla Mondadori per una nota spese un po’ anomala. Parpiglia e Corona hanno discusso a lungo in zona corso Como. L’argomento altro non poteva essere che la vicenda Urtis. Al chirurgo possiamo solo fare una raccomandazione. Caro Giacomo non dimenticarti che Corona non perdona.