È di pochi istanti fa la notizia che il portiere della Juventus e della nazionale, Gianluigi Buffon, avrebbe mobilitato 1 milione e 580mila euro in assegni destinati al titolare di una tabaccheria di Parma abilitata alle scommesse sportive, peccato che il regolamento della Figc vieti espressamente ai tesserati le giocate sportive. Precisazione doverosa: il portierone non è indagato. Per conto della Procura di Torino, infatti, la Guardia di Finanza avrebbe inviato un report su alcuni movimenti di denaro effettuati da Buffon e destinati, pare, alle giocate di cui sopra.
Tuttavia, c’è un altra scommessa che, forse perché male consigliato, Buffon sembra aver perso di sicuro, almeno finora. Si tratta dell’investimento in Zucchi. Il giocatore ha di fatto salvato la società dal fallimento, e ora detiene il 19,6% delle quote, secondo azionista dopo l’omonima famiglia. Un investimento, come ha detto lo stesso Buffon, che si aggira tra i 5,5 e i 6 milioni di euro e che ha dato magre soddisfazioni, dal momento che, lo scorso novembre, il campione ha acquistato un milione di azioni Zucchi a un prezzo unitario di 0,17 euro e 1,8 milioni di diritti d’opzione a un prezzo unitario di 0,36 euro. Oggi il titolo ha chiuso a 0,086 euro. Ovvero, -50,5 per cento. Zucchi, da un anno a questa parte, ha perso oltre il 60% del suo valore. Non era meglio continuare a scommettere su sé stessi e sulle proprie prestazioni agonistiche?