Colpo di taccoStereotipo Napoli,scippo alla moglie di Cavani…(care femministe attente alla signora Aronica)

Posto che stiamo assistendo alla solita commediola di bassa lega, quella in cui tv e giornali sparano con fare compiaciuto la storia di quanto sia pericoloso vivere a Napoli, di quanti furti avven...

Posto che stiamo assistendo alla solita commediola di bassa lega, quella in cui tv e giornali sparano con fare compiaciuto la storia di quanto sia pericoloso vivere a Napoli, di quanti furti avvengano, etc etc… Insomma il solito dipinto di stereotipi e velato razzismo che da napoletano sono oramai abituato a sentire ma che da cittadino del mondo ancora non riesco a tollerare.

Per questo ho preparato una lista di diversi giocatori (ovviamente solo quelli più famosi), che nel silenzio (o quasi…) del tubo catodico sono stati derubati, nientepopodimenochè lontano dal Vesuvio, ovviamente per praticità l’ho redatta dal posto più sicuro a quello meno affidabile (quindi da nord a sud…): Asamoah (derubato nella sua villa a Udine), Zapata (derubato nella sua villa a Udine), Armero (derubato nella sua villa a Udine), Eto’o (derubato nella sua villa a Milano), Seedorf (derubato due volte nella sua villa a Milano), Kaladze (derubato nella sua villa a Milano), Luca Antonini (rolex a Milano), Cristian Vieri (Audemars Piguet e Porsche Cayenne a Milano), Lucio (BMW a Milano), Shevchenko (BMW a Milano), Ronaldinho (derubato nella sua villa a Milano), Sneijder (derubato nella sua villa a Milano), Vucinic (Patek Philippe a Torino), Del Piero (derubato nella sua villa a Torino), Marco Motta (derubato nella sua villa a Torino), Nicola Pozzi (derubato nella sua villa a Genova), Gianluca Curci (derubato nella sua villa a Genova), Riccardo Montolivo (derubato nella sua villa a Firenze), Juan Guilherme (derubato nella sua villa a Roma), Menez (derubato nella sua villa a Roma), Heinze (derubato nella sua villa a Roma), Mexes (Mercedes a Roma con tanto di figlia a bordo…)

Stavolta però la vicenda ha assunto un tono diverso, infatti a difesa della città partenopea si è schierata la signora Aronica, moglie di un altro calciatore azzurro: «Poteva succedere ovunque. Napoli non è più insicura di altre città. Sono qui da cinque anni e la mia esperienza è ottima». Poi, forse presa dall’euforia va oltre e si lascia andare ad una critica alla signora Cavani: «Non spenderei mai tanti soldi per un orologio ma, se lo possedessi, saprei che in certe situazioni sarebbe meglio evitare di portarlo». Come è preventivabile i maestri artigiani di San Gregorio Armeno stanno già preparando la sua statuetta sul presepio del 2012, ma a dire la verità non vi è alcuna regola etica che impedisca di indossare orologi costosi, altrimenti non li venderebbe nessuno. E poi non è mica colpa sua se il marito viene strapagato perchè sa calciare meglio di altri una sfera. E poi suvvia, non solo è stata rapinata ma le viene perfino detto che è colpa sua, e no… a tutto c’è un limite.

Un limite che la Caterina, supera alla grandissima perchè non contenta dello spintone si lancia anche in un tacle pericolosissimo, di quelli che possono spezzare le gambe, infatti, nell’intervista al Corriere del Mezzogiorno alla domanda “Nelle scelte di un calciatore quanto conta l’influenza di una moglie?” la risposta non può non mozzare il fiato:

«Dipende dagli equilibri di coppia. Personalmente ritengo che un professionista non debba farsi condizionare dalla compagna per valutare le proprie opportunità professionali. Un conto è il campo, altro è la vita casalinga».

Che in sintesi significa: in casa Lavezzi chi porta i pantaloni è la fidanzata, ora vedremo in quella Cavani come funziona (non a caso il Mirror ieri notte scriveva di un possibile passaggio al Chelsea)… tutto ciò mentre vanno a farsi benedire decenni di lotte femministe…

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