A me, l’estate piace guardare a volte la televisione italiana.
Lo ammetto, adoro guardare i vecchi spezzoni in bianco e nero che spesso sono messi a piene mani nel palinsesto estivo della Rai.
Qualche sera fa, mi é capitato di vedere uno spot molto ben fatto, musica intrigante venuta direttamente da Elvis Presely, immagini evocative, rallentate, voce fuori campo vellutata e sinuosa che mi spiegava che tutto quello che avevo visto, tutta la vita, o almeno alcuni episodi particolari, della persona anziana che avevo visto per circa 25 secondi, era finalizzato alla scena finale in cui un giovane, probabilmente il figlio, stringe la mano di un professore e, immagino si laurei.
Ovviamente sotto lo sguardo felice, ma serio, del padre, proprietario della voce fuori campo che ci spiega che ogni momento vissuto, ogni sforzo della sua vita, era finalizzato alla laurea del figlio.
Il tutto per festeggiare i 50 anni dell’Enel.
http://www.youtube.com/watch?v=w9zEhZpVBG4&feature=relmfu
Dopo aver asciugato la lacrimuccia, perché il film concepito dalla Saatchi & Saatchi e prodotto dalla Filmmaster é fatto bene, suona bene, tocca le corde giuste, ho cominciato a pensare se per caso, nello spazio dei 30 secondi, o del minuto che sia, non sia stato preso per un allocco. E devo ammettere che la personale risposta é stata affermativa. Ogni tanto una presa di coscienza fa bene alla salute.
No, sul serio, per un attimo mi ero veramente commosso vedendo il provero operaio che si sveglia la mattina presto, che prende il suo scooter abbastanza datato, lavora in una catena di montaggio, assieme ad operai chiaramente extracomunitari (vabbé, allocco per allocco tutto fa brodo), che sorride alla moglie amorevole che gli serve il caffé nella bialetti d’ordinanza, che gusta voluttuosamente un ghiacciolo alla menta ( é verde, quindi immagino sia alla menta) davanti alle case popolari dove abita avendo, espressamente e orgogliosamente rinunciato a partire in vacanza. E tutto questo perché ?
Il tutto per far laureare il figlio.
Si, l’ho detto, mi sono sentito un allocco, perché mi sono commosso per la persona sbagliata. Avrei dovuto commuovermi per il figlio, che quella laurea probabilmente se la metterà sotto i piedi e finirà in un call center.
Alla fine, cinicamente, mi é venuta in mente una citazione di Maurizio Milani :
Quello che i tuoi genitori hanno risparmiato e costruito con parsimonia in una vita di lavoro, tu glielo puoi mangiare fuori in un anno.
Se ti impegni anche meno.
Comunque il danno é fatto, a questo punto vale la pena parlare degli altri due soggetti, dimenticabili, della campagna.
In uno si vede tutti gli sforzi che ha fatto una donna per partorire un bebé. Soggetto usato e abusato, pubblicitariamente e non. Ma dopo essermi commosso per il papà operaio una donna, probabilmente in carriera, che dipinge di blu la cameretta del nascituro non mi fa ne caldo né freddo.
http://www.youtube.com/watch?v=QS4TAmDQGwg&feature=relmfu
Sul terzo soggetto, forse, ci sarebbe qualcosa di più da dire. Ma non sono convinto ne vada veramente la pena. Si narrano le vicende di un giovinetto, multitatuato (il che in se non é un difetto), che fa una vitaccia abbastanzea grama, almeno cosi’ lascia credere, per riuscire a vivere la sua grande passione per la BMX. Oddio mio, siamo lontani anni luce dall’operaio col figlio laureato. Non sono neanche sicuro che ci sia un capitolo del capitale di Karl Marx dedicato ai ciclisti BMX. Sugli operai credo di si pur non avendo mai finito interamente la lettura. Comunque, per un minuto, vengono raccontate le avventure di questo scavezzacollo, che se ho capito bene tra il 30° e il 40° secondo dovrebbe anche essersi fratturato un braccio, visto che finisce sotto i ferri di un chirurgo, e rotto un dente che mostra orgogliosamente ai suoi amici.
Il tutto per fare un salto pericoloso con la sua bicicletta. Mah.
Se lo meriterebbe il call center lui.
http://www.youtube.com/watch?v=1O66pppyjbw&feature=relmfu
Comunque tutto questo é per festeggiare i 50 anni dell’Enel.
Non so perché ma é cosi.