Linkiesta oggi apre con un dossier sui Vigili del Fuoco di Roma, e le problematiche che li attanagliano.
Il primo articolo sul blog di pro Lombardia indipendenza, gentilmente ospitato proprio su Linkiesta, verteva invece sui Vigili del Fuoco lombardi (Chi soccorre i soccorritori?), paragonandoli a quelli in servizio nella vicina Austria, la quale non ha la fortuna di essere una regione italiana, ma al contrario nostro ha l’immensa sfortuna d’essere uno Stato sovrano ed indipendente.
C’è però una novità nel panorama dei VdF bresciani: 32 Capi Squadra gentilmente concessi da Roma in aprile, verranno trasferiti chissà dove, lasciando sguarnite le nostre comunità.
Tutto ciò porta alla mente gli antichi romani e lo spostamento di legionari tra le colonie secondo le convenienze del comandante di turno. Duemila e passa anni dopo, siamo allo stesso punto.
Alleghiamo la lettera – appello inviata ai propri vertici romani da parte degli aderenti al sindacato USB di Brescia, accusandoli di essere, come da buona tradizione italiana, dediti al clientelismo e al favoritismo:
Ci lasciano di nuovo in mutande
Brescia – giovedì, 09 agosto 2012
Non bastasse la spending review i continui tagli alla formazione e alle attrezzature, a martoriare i Vigili del Fuoco ci si metteno i soliti noti del Dipartimento, con le loro scelte assurde, non sappiamo se dettate dall’inettitudine o peggio dalla malafede al servizio del clientelismo.
Siamo infuriati, stanchi, demotivati, non sappiamo più cosa fare.
La ragione? un improvviso ed immotivato trasferimento della metà dei capi squadra di Brescia. Tutto quello che sta capitando ora è già successo 4 anni fa. Vengono trasferiti 32 c.s. senza attenderne la sostituzione. Ora con i pensionamenti e i cs che parteciperanno al corso per capi reparto, scenderemo sotto al 50% dei capi squadra, e rischiamo che a capo delle squadre permanenti ci siano capi squadra volontari come prevede il nuovo regolamento della 217.
La decisione arriva dai vertici romani e quindi i responsabili sono il Capo del Corpo Alfio Pini e il Capo Dipartimento prefetto Francesco Paolo Tronca. Vogliamo sapere da loro quali sono le motivazioni che hanno determinato questa scellerata decisione. Non si è certo favorito il soccorso, il favore è per altri semmai. Si parla tanto della qualità dei servizi e dei tagli alla spesa, si parla di efficenza, iniziamo a far pagare quelli che sbagliano, che prendono decisioni che danneggiano il servizio, finiamola con il clientelismo. Trasferire questi capi squadra senza attendere 4 o 5 mesi, sufficenti a formarne dei nuovi, è un atto irresponsabile. Non vogliamo il solito contentino di un monte di ore di straordinario da fare. Noi vogliamo che si blocchi questo trasferimento fino a quando ci saranno i sostituti e ci piacerebbe vedere un cambio di Dirigenza ai vertici del Corpo Nazionale. Sono anni che i concorsi interni sono bloccati per errori grossolani nei bandi di concorso, annullamenti per palesi favoritismi o regole ad personam, la riforma del Corpo ha creato mille problemi e non sono stati capaci di modificare la 217. Capita sempre più spesso che le scelte fatte dalla Dirigenza, sia nazionale che locale, non corrisponde a quello che vorrebbero i Pompieri, quelli veri che spengono gli incendi! Spesso ci troviamo di fronte a Comandanti burocrati, che del soccorso conoscono poco, ma sono abilissimi nelle pratiche a pagamento e nell’impegnarsi a fare carriera. Siamo stanchi ma non vogliamo metterci di nuovo in mutande, come alcuni anni fa, a mettersi in mutande questa volta dovrete essere voi, ammettendo i vostri errori e le vostre colpe.
Dimettetevi!USB Vigili del Fuoco Provinciale
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