sono tantissime le band italiane che hanno provato a imitare la musica internazionale, adesso è arrivato il momento di pareggiare i conti: un gruppo di ragazzi israeliani si sta facendo apprezzare non solo nel medio-oriente suonando e vestendosi come a Roma nel 1959.
già tre generazioni si sono spartite gli anni trascorsi dalla Dolce Vita e quei clichès che tutti nel mondo avevano dell’Italia resistono ancora senza grossi problemi; è incredibile!
Guardando il video di “Caro Capitano” la band propone ad un inquietante sosia di Pietro Nenni (erroneamente collocato come ministro degli esteri in quel periodo) il marchio Monti Fiori, un nuovo brand che dovrebbe esportare il made in Italy dal Giappone agli Stati Uniti. Il testo della canzone punta sulla musicalità delle parole come unico mezzo per agganciare un pubblico che non intende una parola di italiano.
la clip ha un’interessante epilogo che può essere interpretato su vari piani significativi. davvero, da qui le considerazioni da fare non possono che essere logore e ripetitive; ma cosa staranno pensando i giovani di Tel Aviv in questo stesso momento?
per me, surrealismo allo stato puro.