Cara presidente Polverini,
mentre in Regione si discute delle sue dimissioni, delle colpe della Giunta o del Consiglio e lei annuncia, con dei manifesti, di aver ridotto il deficit della Sanità del Lazio, io le vorrei chiedere di ascoltare.
Comincia così la lettera che, dopo la mia doppia (e pessima) esperienza al Pronto soccorso, ho scritto alla ormai ex governatrice del Lazio. L’ho inviata al Messaggero, che l’ha pubblicata ieri tra le storie della cronaca di Roma. Nel pomeriggio è arrivata la telefonata dalla redazione di Unomattina, con l’invito a partecipare a un approfondimento sui tagli alla Sanità in Regione.
Non senza un po’ di paura di scivolare nel “caso umano”, ho detto sì. Per me ma soprattutto per tutte le disavventure come la mia – e per quelle ben peggiori – che non trovano spazio, non tanto nei media quanto nella coscienza e nell’interesse di chi ci governa. Per tutti quelli che ieri pomeriggio mi hanno detto “devi andare, ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di farsi sentire, altrimenti ci si abitua a tutto”.
E così sto andando. Aspetto l’auto che mi porterà a Saxa Rubra, l’appuntamento è alle 9:30 su RaiUno con Elisa Isoardi, Franco Di Mare e Mario Sechi. Più tardi pubblicherò anche la mia lettera al Messaggero.