Le FlâneurDa quando i marciapiedi sono i luoghi preposti alle deiezioni canine?

Cara lettrice, Caro Lettore, mi duole essere polemico, ma voglio porVi un quesito: da quando i bellissimi marciapiedi delle nostre città sono i luoghi preposti alle deiezioni dei cani? Vi è una pre...

Cara lettrice, Caro Lettore,
mi duole essere polemico, ma voglio porVi un quesito: da quando i bellissimi marciapiedi delle nostre città sono i luoghi preposti alle deiezioni dei cani?
Vi è una premessa da fare ed è a tutto vantaggio degli animalisti. Io adoro gli animali, solo quando li vedo in campagna. La mia tenuta in campagna è sorvegliata da quindici meravigliosi levrieri di razza italiana. Sono agili e longilinei, eleganti e docili. Non fanno altro che allenarsi alla caccia alla lepre e di tanto in tanto si tolgono qualche soddisfazione. Mai un collare ha adornato il loro meraviglioso pelo. Sono bestie, animali, sono selvaggi e dunque liberi. Ormai siamo affezionati l’uno agli altri e non saperli più intorno ai miei pensieri potrebbe anche dispiacermi. Tuttavia la città, al contrario, sono convinto debba ospitare solo esseri pensanti. Ma suvvia, non ci si scandalizza se docili signorone e stupidi signorotti scelgono di rincretinirsi stando dietro ad un cagnolino. Sosteneva l’altra sera un giovane al club che Adesso vanno di moda le taglie mini. Tanto mini che li si può stipare in una borsa e abbinarle ai ritocchini estetici che fanno tanto cool. Insomma hanno smesso la loro funzione di bestie, i cagnolini, per essere suppellettili, complementi di abbigliamento. Non si lascia loro neppure la dignità dell’istinto, castrando ogni loro gemito di rivolta. Si cucina per loro, si comprano i vestitini perchè non sentano freddo, si dorme insieme a loro. Ci si concede ciò che di più intimo si ha: il bacio in bocca o sul muso che dir si voglia. Insomma, mancati gli uomini a questo mondo, le signore si sono tuffate sui cani. A noi poco importa e più di una silenziosa risata non strappano costoro.
I problemi iniziano quando comincia lo slalom sul marciapiede. Tra una chiazza di feci e un rivolo di orina la passeggiata per le vie cittadine è presto rovinata. E poi quale puzzo. Vi stupirà sapere che i quartieri messi in maniera peggiore, sono quelli abitati dalla cosiddetta razza dei parvenue. Chiedo scusa, classe media dei parvenue. Il mio è un lapsus freudiano, perché costoro vivono allo stato brado arrampicati sui loro potentissimi e roboanti SUV. Come la prenderebbero i proprietari dei simpatici ed incolpevoli animali se un uomo rude decidesse di orinare sull’uscio di casa loro? E come altro la prenderebbero se un simpatico ominide defecasse nel bel mezzo del corridoio della loro splendida e pulitissima (!) casa?. Credo molto male, e ne avrebbero ben donde. Perché, dunque, lasciano che i loro cani (incolpevoli) insudicino la nostra (è anche loro) città? Tutto questo mi perplime.

Cordialità
GianMaria D’Aspromonte

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