In queste ore impazza su tutte le edizioni online dei quotidiani, e anche qui su Linkiesta, un video di un comizio di Gianfranco Micciché a Santa Caterina Villarmosa. Il 10 ottobre scorso una piazza vuota ha accolto l’ex sottosegretario del governo Berlusconi, regista dell’ormai famoso “61 a zero”, targato 13 maggio 2001.
Pochi minuti fa Gianfranco Micciché, candidato alla presidenza della regione per Grande Sud, Fli e Partito dei siciliani ha risposto sul suo blog:«La politica recuperi il proprio ruolo: parlare con la gente. I politici ritornino ad ascoltare i problemi delle persone, nelle piazze e nelle strade. Che siano 7, 70 o 700, ogni singolo siciliano merita la massima attenzione. A Grillo, che è uomo di teatro, interessano le masse, a me ogni singolo siciliano. Alle urne il responso finale».
Eppure fino a pochi anni fa Micciché riempiva i palasport, i teatri, i cinema. E militava in un partito che si chiamava (addirittura) Popolo della Libertà. Oggi si accontenta del singolo siciliani. Ah, come cambiano i tempi…
Twitter: @GiuseppeFalci