Moratti, Fioroni, Gelmini o Profumo, il risultato non cambia, a pagare é sempre la scuola!
C’é crisi, lo sappiamo! ce lo dicono tutti, dai premier d’europa, ai giornalisti di tutto il mondo, allo spazzino, al pensionato che passa la giornata a osservare un cantiere (sono ovunque: il fascino della messa a nuovo!), ai quarantenni ubriachi in modo imbarazzante che iniziano a parlarti delle leggi sbagliate all’una di notte, dopo due birre e otto cicchetti di grappa scadente.
Il problema é che, come sempre, chi ci va di mezzo é il sistema d’istruzione! La crisi c’é un po’ dappertutto, é vero, ma chissà come mai, in Italia abbiamo iniziato in anticipo a tagliare sulla scuola. Sicuramente Profumo aveva già fatto qualche soffiata alla Moratti, “taglia e semplifica, Letizia!” perché già da quando andavo al liceo ricordo di questi autunni caldi di proteste (che all’epoca, chiaramente erano soprattutto un’occasione per non andare a scuola e ribellarsi contro il sistema, a modo nostro!) E che stress ogni anno cercare una scusa, per non cadere nelle banalità, anche se devo dire che il governo ci ha aiutato parecchio sotto questo aspetto! Ma anche negli ultimi anni di scuola, quando ho iniziato ad avere una vera coscienza, diciamo cosi’, politica, le cose sono state sempre poco chiare rispetto al sistema scolastico. All’inizio proprio non riuscivo a spiegarmi, nella mia infinita ingenuità, quale logica portasse uno stato a tagliare i fondi all’educazione; pensavo, “é come se una famiglia smettesse di comprare libri, quaderni, colori e diari ai propri figli, per andare in vacanza o regalare un iphone o una psp3evoluscion al proprio pargolo di 8 anni”… Poi l’illuminazione: “ehi, cioé, é esattamente quello che sta succedendo!” Nessuno investe nella cultura perché nessuno ci crede più! Nessuno, o quasi, se potesse scegliere tra una vacanza a Sharm e un abbonamento ad una rivista di divulgazione scientifica… sceglierebbe la seconda!
Ma fosse solo questo il problema…Fino allo scorso governo ci siamo detti: il ministro é una capra, non sa neanche come si costruisce un tunnel per i neutrini, come possiamo aspettarci che faccia una riforma sensata? Poi é arrivato il governo tecnico. Normalmente un governo tecnico é fatto di tecnici, gente che ha la percezione di quello che succede nell’ambito di cui deve occuparsi. Invece pare che il sig. puzzetta non abbia la minima idea di quello che succede nella scuola, o se ce l’ha, la ignora per sopraggiunti interessi privati. In particolare, cio’ che il prof. puzzetta sta proponendo in questo momento é di aumentare le ore frontali di lezione da 18 a 24 settimanali, a parità di stipendio (tra l’altro fermo al 2009) per gli insegnanti. Vi risparmiero’ tutte le riflessioni legate all’importanza del ruolo degli insegnanti nella formazione di un individuo, e anche le riflessioni legate alle ore “extrascolastiche” che tutti i professori fanno a casa per preparare e correggere, e rivedere, etc etc… Ma le leggi del mercato capitalistico dicono chiaramente “+lavoro+guadagno!” questo l’avevo capito persino io… e forse mi sbagliavo…
Non parliamo poi della farsa del concorsone per vincere una cattedra uscito ufficialmente da qualche giorno, e “vincere” é la parola giusta: possono partecipare quelli che hanno già l’abilitazione all’insegnamento (sono 13 anni che non si fa un concorso, e c’é ancora gente che aspetta nelle vecchie graduatorie dell’epoca) o quelli che si sono laureati prima del 2003 (praticamente tutti preadolescenti…) tanto per premiare ancora una volta i giovanicapaciemeritvoli. Alla grande trovata del TFA , poi, meglio evitare ogni riferimento: concorsi annullati, soldi buttati e soprattutto chi avrà la s/fortuna di passarlo dovrà pagarsi un anno di tasse universitarie (intorno ai 2500 €) per lavorare gratis in una scuola un anno intero, senza neanche la prospettiva di avere un lavoro dopo…
Bisogna davvero fare i complimenti a questa gente: non so quale mente contorta abbia concepito tutto questo, ma di sicuro stanno riuscendo nel loro intento: minano le basi di ogni logica, cambiano le leggi ogni anno, metteno domande a cazzo in quiz che non servono a niente, ma che sono stati creati da commissioni pagate a nostre spese, che attendono i ricorsi per chiedere gli straordinari… vogliono farci impazzire, vogliono renderci deboli, senza nessuna certezza! Per la serie: giochiamo a chi la spara più grossa, cosi’ alla fine crederanno a chi dice la meno-peggio cazzata! (stile Bersani il salvatore redentore del mondo)
La scuola é finita! ma sul serio: scuole senza sedie e senza banchi, la carta igenica ce la portiamo da casa, a volte non ci sono nemmeno i professori, e le fotocopie le facciamo negli uffici di amici in giro…ho un amico che l’anno scorso per accumulare ore di supplenza aveva quattro giorni a settimana delle scuole a Bari e una volta a settimana una scuola vicino Milano! Ma sicuramente non sarà stato abbastanza giovanecapaceemeritevole…
Io sto facendo un’esperienza di qualche mese come insegnante esterna di italiano in alcune scuole elementari francesi. Sto tra i monti, al confine, ho scuole di una sola classe. Ma le classi non superano mai i 25 alunni, in tutte le classi ci sono dei computer per gli alunni e per gli insegnanti, materiale di cancelleria fornito dalla scuola per tutti i bambini, una piccola biblioteca in ogni classe in cui i bambini possono prendere dei libri da consultare se finiscono il lavoro prima dei compagni, o per fare delle ricerche (enciclopedie e vocabolari per tutti), una fotocopiatrice é messa liberamente a disposizione dei maestri, nella metà delle classi hanno una lavagna interattiva, tutte le scuole hanno una palestra e organizzano uscite sportive di atletica, nuoto, sci, pattinaggio, danza, equitazione e rugby. Si’, c’é il maestro unico alle elementari, ma la settimana scolastica é di quattro giorni: mercoledi’ e sabato non si va a scuola, oltre alla domenica, ovviamente. I bambini stanno a scuola tutto il giorno, ma la giornata é piena di pause: ogni 60/90 minuti di lezione hanno una mezzoretta di pausa, e due ore a pranzo: in pratica fanno le sei ore che io facevo dalle 8 alle 14 ma se le spalmano fino alle 16.30! E sicuramente anche qui non é che gli insegnanti siano una classe agiata, ma il concorso é bandito ogni anno, i programmi sono chiari (sono specificati persino i paragrafi dei libri su cui puo’ vertere una domanda d’esame), non sono a pagamento, anzi, alcuni stage sono retribuiti, e il posto é praticamente fisso! Ah dimenticavo, ho dei colleghi di ruolo della mia età… ma qui, si sa, Etuttounsogno!