Fra antilopi e giaguariIl miglior alleato di Renzi? Il senso di colpa

È sbagliato dire che Renzi prenderebbe voti di ex elettori del centrodestra perché dice cose di destra. O meglio, è assolutamente irrilevante in questo momento cosa Renzi dica. Punto primo: i progr...

È sbagliato dire che Renzi prenderebbe voti di ex elettori del centrodestra perché dice cose di destra. O meglio, è assolutamente irrilevante in questo momento cosa Renzi dica. Punto primo: i programmi non li legge nessuno. Punto secondo: le simpatie che intercetta Renzi nell’altro campo sono epidermiche e non ideologiche. Renzi prenderebbe voti del centrodestra perché è il più convinto sostenitore del ricambio generazionale, battaglia assai fuffa ma di grande successo in entrambi gli schieramenti.

Il partito del Tutti a Casa, TaC, è oggi drammaticamente il primo partito in Italia con un percentuale molto superiore al 10% che viene attribuita al Movimento di Beppe Grillo. Facciamo finta che Renzi abbia vinto le primarie. Davanti alla scheda elettorale l’elettore del TaC ha due opzioni. La più ovvia è quella del Movimento a 5 Stelle, la seconda è Renzi. È qui che entra in gioco il più prezioso alleato del centrocampista fiorentino: il senso di colpa. Votare Grillo è una una fuga dalla realtà troppo folle per quella fascia più adulta della popolazione di educazione cattolica che al momento di mettere la croce si sente sussurrare all’orecchio «non fare mai scelte estreme, Grillo è troppo per te, lo sai». C’è dunque la fuga intermedia, quella che permette di staffilare la politica ma senza mandare tutto al diavolo. La fuga intermedia è il politico fustigatore della politica, Renzi.

I voti che transiterebbero dal centrodestra al centroRenzi sono quelli di chi per decenni ha votato la sicurezza e la disciplina e che si è fatto ammaliare da Berlusconi per qualche lustro. Sono milioni di persone che a destra, senza troppo calcolo politico e senza troppe svolte ideali, ci si sono ritrovate. Dell’appartenenza al centrodestra, di cui possono anche essere andati orgogliosi, non ne fanno una fede incrollabile. Al centrocampista fiorentino una possibilità, quasi quasi, la darebbero.

Lo scenario delle frotte di voti che transiterebbero da una parte all’altra rimarrà però un mero esercizio di stile visto che Renzi, probabilissimo vincitore di secondarie, andrà a perdere le primarie, ma questo è un altro discorso.

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