Mi consentoQuando ha ragione persino Alemanno (perdonaci Huffington, ma hai sbagliato)

«Rispondo in modo chiaro: mio figlio ha sbagliato ma Lucia Annunziata dovrebbe vergognarsi. Mio figlio, che ha solo 17 anni, oggi si ritrova fotografato su alcune pagine dei media in violazione di ...

«Rispondo in modo chiaro: mio figlio ha sbagliato ma Lucia Annunziata dovrebbe vergognarsi. Mio figlio, che ha solo 17 anni, oggi si ritrova fotografato su alcune pagine dei media in violazione di tutti i diritti dei minori solo perché il padre sono io». Lo dice il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

«Privatamente, come ogni padre fa con i propri figli – spiega Alemanno -, affronterò questa questione direttamente con lui per spiegargli che anche in un contesto privato bisogna mantenere dei comportamenti seri e composti. Mentre a Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington post, ricordo che le immagini di un minore, che oggi non ha ruoli né pubblici né politici, non possono essere utilizzate per costruire una polemica politica. I nostri figli, anche quando sbagliano, non possono e non devono essere sbattuti in prima pagina dove rischiano di diventare oggetto di odii e di rivalse violente».

Questo è il testo dell’agenzia Dire sulle dichiarazioni di Alemanno. La storia forse è nota. Oggi l’Huffington Post ha tenuto in apertura per un bel po’ le foto del figlio del sindaco di Roma immortalato mentre fa il saluto romano. È sempre spiacevole parlare della concorrenza o presunta tale (visto che loro sono molto più grandi di noi), però francamente è difficile dare torto ad Alemanno.

Internet è una brutta bestia, talvolta la mania di “acchiappare” click ti induce a compiere scelte giornalistiche che in condizioni “normali” non avresti compiuto. Nella convinzione – sbagliata – che il popolo bue si beva di tutto. Non è vero. Sì, talvolta gli utenti di Internet sono insopportabili, ma in fondo siamo sempre noi a dare l’input. E in genere è dalla qualità della nostra sollecitazione che dipende la qualità delle reazioni. 

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