ResilienzeToh, in Lombardia ha chiuso il Fondo antiaborto. Proprio ora

Ne aveva fatta una bandiera nell'ultima campagna elettorale: " aiuteremo le donne che decidono di non abortire". Chi lo disse? Ma il Celeste, che nel 2010 fece istituire un fondo, chiamato un po' ...

Ne aveva fatta una bandiera nell’ultima campagna elettorale: ” aiuteremo le donne che decidono di non abortire”.
Chi lo disse? Ma il Celeste, che nel 2010 fece istituire un fondo, chiamato un po’ troppo in modo infelice Nasko con la cappa in bella evidenza, 250 euro per i primi diciotto mesi di vita del bambino.
Se ne vantava in giro Formigoni, si’ anche così lui avrebbe difeso i valori non negoziabili.
Peccato che da una settimana il Nasko e’bloccato. A pensar male si direbbe con una precisione cronometrica. E ci son rimasti male quelli dei Centri aiuto alla vita, che con una fredda mail han ricevuto la cattiva notizia.
Dall’assessorato competente, quello alla famiglia, di certo non rassicurano sul futuro: si copre economicamente tutto quello che è stato fatto in questo momento. Per il resto, come un po’per tutto quello che è fragilità, ormai le casse son vuote.
Che cosa diciamo allora a quelle donne coraggiose che decidono di portare avanti una gravidanza? Che vivono in una regione in cui la ndrangheta ha usato un assessore come piede di porco per inquinare la vita politica e civile con ricadute anche sulle loro povere vite?
Usare i più deboli per “farsi belli” agli occhi del mondo e’questione di un attimo: una carezza, una pacca sulla spalla, una parola di circostanza non costano nulla.
Tirare fuori dalla tasca propria, se non addirittura da quella altrui, una moneta e darla a chi non la possiede è ancora più semplice.
Ma guardare negli occhi il dolore dell’altro e scegliere di gettarsi nell’inferno con lui, fino in fondo, questa e’la vera sfida di una società che vuole essere più democratica, meno di facciata. E in questo modo inscalfibile da qualsiasi comportamento mafioso. Qualsiasi.

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