Devo essere onesto: personalmente già lo conoscevo, ma era un po’ di tempo ormai che non ci si vedeva.
Sto parlando di Alessandro Fusacchia, past-president di RENA, che collabora ormai da tempo presso il Segretariato del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles ed è al momento impegnato per ciò che riguarda gli Affari Europei, l’Innovazione e la Gioventù con il Ministro Corrado Passera.
Ieri Alessandro ha ricevuto me ed altri amici che hanno particolarmente a cuore il mondo delle startup per una breve chiacchierata in merito al decreto startup dal 19 Ottobre scorso in Gazzetta Ufficiale.
Non sono andato al meeting con le migliori intenzioni, e i miei post sull’argomento parlano da soli: la task force che ha deciso il decreto non mi è mai particolarmente piaciuta per via della sua composizione a mio parere troppo spostata a favore dei VC, e il concetto di startup da troppo, troppo tempo viene usato da moltissime persone per includervi dentro qualsiasi cosa questi preferiscano.
Ma l’occasione era troppo interessante per lasciarla andare, e così mi sono recato al meeting.
Prima delle mie sorprese: mi sarei aspettato di vedere molte persone, e in particolare quegli esponenti del cosiddetto mondo degli startuppari, che sul web non perdono occasione per parlare del tema startup. Ebbene, erano davvero pochi. E pensare che il bravo e giovanissimo Andrea Stroppa ha cercato di comunicare la presenza di questo evento in ogni luogo frequentato da queste persone. Le stesse che si lamentano ovunque sui problemi delle startup, le stesse che disertano occasioni utili per confrontarsi sul loro tema preferito con il Governo.
Seconda delle mie sorprese: Alessandro sta davvero aspettando un confronto con noi, prende appunti e si segna quelle che sono le segnalazioni che gli facciamo sui problemi che secondo noi ha la legge di cui sopra. Non mancano certe le sue affermazioni critiche, ma questo sta nella logica delle cose. D’altro canto, le critiche ricevuto dal Ministero al decreto sono state oggettivamente poche, e quasi mai circostanziate: in soldoni, gli startupper hanno preferito discutere del “sesso degli angeli” piuttosto che affrontare temi concreti che potessero dare spunti per migliorare e limare il decreto.
Terza delle mie sorprese: il concetto di startup per lui si avvicina molto di più a quello che ho sempre raccontato piuttosto che alle tante cose da me lette nell’ultimo anno e mezzo. Si consiglia in questo senso di leggere con attenzione la definizione che di queste viene data nel documento prodotto dagli attori in campo prima della definizione del decreto.
Il clima è estremamente cordiale, e quel che veniamo a sapere è che il decreto deve ancora passare in Parlamento per la sua trasformazione in legge dello Stato, perciò è ancora migliorabile.
Alessandro ci sollecita quindi a fargli pervenire ipotesi, idee, proposte di modifica, limatura e cambiamento del decreto, prima che questo diventi legge, fornendoci una deadline, quella di Venerdì 9 Novembre per fargli pervenire in qualche modo questo materiale. Maggiori info le potete trovare sull’articolo di Andrea Stroppa sull’Huffington Post!
Da parte mia non posso che rigirare a tutti voi l’invito di Alessandro, facendogli i miei complimenti per il lavoro svolto finora che, piaccia o non piaccia, porta comunque una ventata di aria nuova nel nostro paese.