Umberto Cherubini, nel suo ultimo intervento dedicato al vero significato, per gli operatori, dello “spread”, si è domandato quanti Btp ci siano nei portafogli di Berlusconi «e di tutti quelli che dicono che si stava meglio quando si stava peggio». Ecco quanto risulta dai bilanci:
Debito italiano nel portafoglio di Mediolanum al 30 settembre scorso
Spulciando i conti del gruppo Mediolanum, di cui il Cavaliere è azionista al 36% via Fininvest, si scopre che al 30 giugno scorso l’istituto di credito aveva in pancia titoli del Tesoro per 11,7 miliardi di euro, con una scadenza media di 1,5 anni, mentre al 30 settembre il valore è sceso a quota 11 miliardi ed è diminuita anche la durata media, a 1,4 anni.
Debito italiano nel portafoglio di Mediolanum al 30 settembre scorso
Altrettanto interessante, sempre a guardare i numeri dell’istitutoguidato da Ennio Doris (clicca qui alla slide 5) – che detiene una quota di minoranza in Mediobanca svalutata nell’ultimo semestre per 66 milioni – notare quanto riportato nel terzo trimestre 2011, l’estate in cui i rendimenti sui bond del Tesoro sono schizzati alle stelle:
Interest Spread up € 57 mn (+57%) YoY due to higher avg assets in the Bank (deposits & treasury activity: + € 1.4 bn YoY), and our taking advantage of the widening of spreads by buying Italian short-term govies in Q3
Ricapitolando: negli ultimi due trimestri il portafoglio di titoli di Stato si è alleggerito di 700 milioni di euro, ma nel pieno della crisi, quando sulla scadenza a due anni il tasso era schizzato al 4,5%, nel luglio 2011, Mediolanum ha fatto incetta. C’è infine il capitolo durata: quella media è di circa un anno e mezzo, quindi per quanto lo spread sia un imbroglio la banca dell’ex presidente del Consiglio non ha una gran fiducia nel futuro dell’Italia.