LOMBARDIA NEXT STATE IN EUROPEFormigoni, l’Alfa Romeo e la triste morte della democrazia

“L'italia (rigorosamente in minuscolo) è una repubblica democratica..” Comincia così la costituzione italiana. Eppure la democrazia sembra essere sparita da questo paese delle assurdità. Non mi ri...

“L’italia (rigorosamente in minuscolo) è una repubblica democratica..”

Comincia così la costituzione italiana. Eppure la democrazia sembra essere sparita da questo paese delle assurdità. Non mi riferisco all’esperienza tecnocratica del governo Monti, conclusosi con una farsa degna solo dell’ex pres. Berlusconi; mi riferisco a qualcosa che riguarda molto più da vicino noi Lombardi e la nostra tanto deturpata Lombardia (stavolta in maiuscolo). Finalmente la Regione Lombardia ha risolto l’annosa questione dell’area dell’Alfa Romeo sita ad Arese, dismessa ormai da anni. E l’ha fatto ad un costo minimo: è bastato svendere il nostro territorio e i nostri diritti democratici. Un affarone. Già perché quello che sta avvenendo in questi giorni raggiunge toni talmente antidemocratici da risultare ridicolo. L’ultimo atto di questa triste storia comincia nell’ottobre 2010, quando l’Adp (accordo di programma) approvato dalla Regione, che prevedeva la realizzazione di un enorme centro commerciale e di un complesso residenziale, fu bocciato dal consiglio comunale di Rho, grazie all’astensione della Lega e di alcuni dissidenti del PDL. Il risultato: l’Adp non fu ratificato e la giunta di Rho( che aveva precedentemente approvato l’accordo) cadde. Ma oggi i nostri validi rappresentanti hanno trovato una soluzione. Hanno approvato un nuovo Adp, tagliando fuori il comune Rho (ecco cosa succede a fare i dissidenti) e, su richiesta del consiglio comunale, Garbagnate. Già qualcosa non quadra: l’accordo è stato firmato in data 26/10/2012, ovvero da un consiglio e da una giunta già decimati dalle indagini e prossimi alle dimissioni, già annunciate ma più volte posticipate; in una simile situazione il consiglio e la giunta dovrebbero occuparsi di ordinaria amministrazione, se non altro per correttezza politica, visto che era evidente che tali istituzioni avevano perso ogni investitura popolare. E il futuro di una comunità come quella dell’hinterland nord-ovest di Milano NON è ordinaria amministrazione. Ma suvvia, noi siamo solo degli idealisti, dov’è il problema se questa giunta approva un accordo così importante?! In fondo non è mica stata costretta alle dimissioni perché un assessore era stato eletto con voti della ‘Ndrangheta, e il suo presidente non è mica stato indagato per corruzione, per cui perché scandalizzarsi?! Formigoni, sentendosi un monarca i cui sudditi sono insorti contro di lui, decide di vendicarsi della lesa maestà perpetrata dai lombardi, ipotecando il futuro della Lombardia.
Ma non finisce qui; ora i comuni interessati, e che devono ratificare l’Adp, sono Arese e Lainate. I tempi sono molto stretti (mica vogliamo che la società civile abbia il tempo di preoccuparsi delle sorti del proprio territorio), così il consiglio comunale di Lainate è stato convocato per questa settimana. Resta da sperare che accada come a Rho nel 2010. E ad Arese? Il consiglio comunale non esiste nemmeno più; il comune è stato commissariato dopo appena due mesi di amministrazione. E’ meglio sorvolare sullo spettacolo indecente della politica aresina; ma ciò che ci interessa è che questo accordo è stato approvato da un commissario. Sì avete capito bene: UN COMMISSARIO. Ovvero un ufficiale che NON risponde alla volontà popolare e che dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione. Ricapitolando, un accordo che segnerà il futuro della Lombardia è stato approvato da 2 organi che non hanno più l’investitura popolare e che dovrebbero mantenere il potere solo per traghettare i rispettivi enti ad elezioni! E così il concetto di democrazia rappresentativa divenne all’improvviso un ossimoro privo di senso. Solo questo basterebbe per inorridire qualunque persona spinta da ideali democratici. Ma cosa dice quest’accordo? Prevede la realizzazione del centro commerciale più grande d’Europa; pensate che il territorio abbia la necessità di una simile opera? Ovviamente no, visto che è saturo di centri commerciali a pochi kilometri di distanza. L’unica cosa che porterà questo eco-mostro sarà traffico e inquinamento. Prevede anche la realizzazione di un complesso residenziale per 5000 persone. Come se il territorio non fosse già saturo di di abitanti e il mercato immobiliare non fosse in ginocchio. Ma d’altronde, la politica ha più volte dimostrato di rappresentare non i cittadini ma lobbies edilizie (e scrivo lobbies per educazione, ma intendo organizzazioni criminali). Per fare un sunto, ci hanno tolto ogni diritto democratico, dimostrando che la democrazia in italia è solo un’illusione, e in cambio ci hanno dato una serie di opere inutili che distruggeranno il territorio e abbatteranno la qualità della vita. Il 14 Dicembre l’ultima istituzione interessata, il consiglio comunale di Lainate, dovrà votare l’Adp, e i cittadini già promettono battaglia. Lombardi, ora è tempo riprendere in mano il nostro futuro, di reclamare la sovranità che ci appartiene. Di riconquistare un territorio che noi per primi dobbiamo difendere ad ogni costo.
LOMBARDIA INDIPENDENTE (anche da questa classe dirigente)!

Juri Orsi