Proponiamo una riflessione un pò (rispettosamente) ironica e provocatoria su un “programma Monti” accennato dai giornali. Immaginiamo che la stessa ironia, molto più elegante, abbia ispirato l’articolo di pag.2 sull’Osservatore Romano di domenica.
Alla lettura dei giornali stamattina abbiamo gridato “finalmente !” ben tre volte
– la prima volta riconoscendo che per produrre una proposta dannosissima con effetti a breve si è avuto il coraggio (finalmente !) di impegnarsi a fare l’ennesima patrimoniale
– la seconda volta promettendo un vero (finalmente !) progetto di sviluppo economico: far fare figli ( “perchè un paese che non fa figli non guarda al futuro..”) .
– la terza volta perche abbiamo (finalmente!) letto che si vuole proporre di fare: liberalizzazioni, riduzione costi della casta, lotta all’evasione, investimenti in ricerca… Non solo non l’avevamo mai sentito proporre, ma non ci avevamo mai neppure pensato…
Ci fermiamo qui, proponendo solo d’ora in avanti, prima di eleggere un leader politico (non ci riferiamo all’ex premier), non solo di risolvere i suoi conflitti di interesse, ma anche i due conflitti di curriculum vitae (CV). Primo conflitto: – nel CV del candidato non devono trovarsi ruoli ricoperti di responsabilità tali da poter esser considerato co-responsabile dei problemi economici da risolvere. Secondo conflitto: – nel CV deve esser evidente la adeguatezza al ruolo da ricoprire.
L’Italia non è un paese tanto mal messo economicamente, come si sostiene, è solo un paese dove le migliori risorse, politiche o tecniche, se ne stanno, o vengono tenute, in disparte