«Questo giochino un po’ sporco del voto utile serve per parlare a un’Italia che si presume non sia in grado di capire».
Così nell’Aprile del 2008, Nichi Vendola difendeva la Sinistra Arcobaleno dagli appelli della dirigenza del Partito Democratico che allora riuscì nell’impresa di perdere, per l’ennesima volta, le elezioni contro Berlusconi e tenere, per la prima volta nella storia della Repubblica, i comunisti fuori dal Parlamento. Stavolta invece, a 5 anni di distanza, l’ex compagno Vendola passa dall’altra parte della barricata e cambia radicalmente opinione, impara anche lui il leitmotiv di circostanza e il 14 gennaio rompe ogni indugio ed esclama:
«Oggi l’unico voto utile è quello per la nostra coalizione»
Un giorno dovrà spiegare ai propri elettori (quei pochi che riusciranno ancora a distinguerlo da Bersani) come sia possibile cambiare in maniera così repentina la propria scala di valori, tanto da diventare uno dei principali animatori di quello che solo cinque anni fa considerava un giochino sporco…
Un giochino che nei fatti, sta decimando ora dopo ora i consensi del leader pugliese, stretto anche lui, consapevolmente, nella morsa di un PD che da una parte strizza l’occhio ai moderati, promettendo di viaggiare, nei prossimi 5 anni, a braccetto con Monti e dall’altra strumentalizza il senso di responsabilità radicato nelle menti di chi si considera, nonostante tutto, “di sinistra”, più per mero spirito di contrapposizione alla destra, che per convinzione politica.
Bersani lo sa, ed ovviamente non si risparmia e stamattina ad Agorà è tornato a tuonare:
«I voti sono tutti utili. Sono utili per la protesta, per la testimonianza ma di voto utile per battere la destra ce n’è uno solo: vince chi arriva primo. E l’avversario per me è Berlusconi»
Bé, io che di sconfitte ne ho viste tante ho imparato che non sempre chi vince torna a casa col sorriso. Non penso infatti, che si possa essere soddisfatti, se dopo vent’anni di Berlusconi, l’argomento fondante di ogni invito al voto per il centrosinistra, sia ancora Berlusconi. E no, adesso basta, non se ne può più.
Liberiamocene una volta per tutte! Liberiamoci dal fantasma onnipresente di Berlusconi e dal berlusconismo! Liberiamoci tutti da questa spada di Damocle, cerchiamo di essere autosufficienti, smettiamola di predicare la logica del meno peggio, scegliamo il meglio, scegliamo in totale libertà e non per testimonianza o per protesta, ma per interesse. Il nostro interesse ad una società migliore, il nostro interesse alla costruzione di un Paese nuovo, non meramente diverso da ciò che è stato fino ad adesso, ma nuovo…
PS. In merito a Berlusconi, per liberarmene definitivamente , ho bisogno di dire un’ultima cosa: sarebbe bastato fare una legge, venti anni fa, una roba semplice sul conflitto di interessi… ma come racconta Violante, gli accordi furono altri… accordi che tuttora persistono, dato che nel programma del PD la questione non è stata presa minimamente in considerazione…
*la foto non è altro che la prima pagina de L’Unità di domenica 20 gennaio. Chissà Gramsci cosa ne penserebbe…