Leccaprincipi e MamelucchiNon vuoi essere arrestato? Smetti di essere nero

Una campagna pubblicitaria anonima contro il razzismo, un blog (sempre anonimo) e il racconto di come la New York nera stia cambiando, con troppe violazioni dei diritti Non ci sono solo pubblicità ...

Una campagna pubblicitaria anonima contro il razzismo, un blog (sempre anonimo) e il racconto di come la New York nera stia cambiando, con troppe violazioni dei diritti

Non ci sono solo pubblicità di cibi, bevande, telefonini, palestre e stronzate sulle metro e alle fermate dei bus di New York. Per esempio questa parla di disparità razziale ed è stata scovata a Bedford-Stuyvesant, sobborgo abitato da afroamericani di Brooklyn. «Non vuoi essere fermato dalla polizia di New York? Smetti di essere nero», sotto una serie di dati sui fermi e gli arresti di afroamericani nella città. Appartiene a una serie di cartelloni anonimi apparsi dal mese di agosto in tutta la città, dedicati alle disparità razziali negli Stati Uniti. Ogni mese il cartellone è accompagnato da un post sul blog Racism Still Exists, con informazioni, approfondimenti, dati, studi per sostenere l’argomento.

Tuttavia il nome dei finanziatori della campagna restano anonimi. Sul blog non ci sono contatti e l’agenzia privata che vende le pubblicità della metro di New York dice che non può dare informazioni sui committenti.

Questo mese si parla di Stop-and-Frisk (ferma e perquisisci), la controversa campagna del NYPD che prevede di fermare senza nessuna prova, a random, solo persone afroamericane e latinoamericane. La campagna è stata già più volte criticata da diverse associazioni per la difesa dei diritti.

Ma la polizia di New York si è sempre difesa sostenendo che ogni 5 perquisizioni, una delle persone è risultata colpevole di qualche reato. Lo Stop-and-Frisk è molto diffuso soprattutto nel Bronx, nel Queens e a Brooklyn. In quest’ultima zona della città – che da una decina di anni sta vivendo profondi cambiamenti, soprattutto razziali – le attività del NYPD sono molto diffuse. Kali Akuno, membro del Malcom X Grassroots Movement, sostiene la campagna perché mostra come la polizia tenda a fermare solo persone di colore. «I cartelloni mostrano con dati che i fermi e le perquisizioni non sono neutre dal punto di vista razziale. Molti yuppie e buppie (un nero istruito e della classe media, ndr.) pensano che l’azione della polizia sia neutra e positiva. Invece non è così».

I numeri dei fermi Nel 2011 a Ny ci sono state 601mila perquisizioni: il 52% hanno coinvolto neri, solo il 9% bianchi. La principale ragione dei blocchi (nel 32% dei casi) sono movimenti strani o furtivi della persona. Il numero delle persone non arrestate dopo lo stop è molto alto: il 76%. E (a sorpresa) solo una delle persone fermate aveva un’arma con sé. (Gli altri dati interessanti si trovano sul blog linkato)

La rinascita bianca di Bed-Stuy Non è un caso che la campagna sia stata fatta a Bed-Stuy: il quartiere nero (qui sono nati alcuni dei più grandi artisti, sportivi afroamericani) è diventato il luogo più conteso di New York. Secondo uno studio della Fordham University è uno dei 25 quartieri di Brooklyn che sta vivendo la più rapida gentifricazione degli ultimi dieci anni. Molti ristoranti e locali di Manhattan stanno mettendo gli occhi su questa zona, per questo fare sparire i neri sembra sia diventata una missione. La ricetta è semplice: i bianchi ci vogliono abitare, il quartiere va ripulito, i neri devono andarsene. Sennò come possono vendere case a milioni di dollari e a creare la nuova mecca yuppie-hipster di New York?

Sul blog trovate tutte le altre campagne mese per mese, dati e studi a supporto

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