Alla fine il centro di Pierferdinando Casini ha ceduto. E, come preannunciato pochi minuti fa dal referente regionale Gianpiero D’Alia, uomo fidatissimo dell’ex presidente della Camera in Sicilia, l’Udc parteciperà alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Messina. «Una grossa novità», mormorano in tanti. Infatti sarebbe la prima volta perché in altre occasioni l’Udc ha sempre detto “no” alle strumento di partecipazione che ha caratterizzato la nascita del Pd.
Tuttavia, tiene a precisare D’Alia: «Valuteremo caso per caso. Non c’è alcuna scelta unica sui tavoli delle primarie. L’Udc sceglierà sulla base delle esigenze che ogni territorio riterrà valide». A Messina le primarie si terranno il prossimo 7 aprile, e, confermano dal quartier generale dell’Udc, «l’auspicio è che da queste primarie venga fuori l’indicazione di un nome della società civile che non risponda direttamente ai partiti che propongono le consultazioni. Non ci interessano nomi organici».
Così nel capoluogo di provincia siciliano, a pochi metri dallo Stretto, si realizzerà la prima « vera alleanza larga», da SeL all’Udc di Casini. Un modello che verrebbe visto di buon occhio da gran parte del gruppo dirigente nazionale dei democratici, e che potrebbe portare a quella «convergenza fra moderati e progressisti», evocata più volte da Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema.