Inchiesta bus, Alemanno: «Mai parlato di appalti, con Guarguaglini discutemmo di decoro». Questa frase del Sindaco mi ha colpito molto, per l’abbinamento di Alemanno, tangenti e decoro. Anche perché l’ultima parola, decoro, appunto, mi pare abbia poco a che fare con le altre due.
Da qui vorrei partire per raccontare l’ennesima vicenda giudiziaria che ha coinvolto il primo cittadino ed i suoi più stretti collaboratori.
Riccardo Mancini, AD di Eur spa e uno dei più stretti collaboratori del sindaco è finito in carcere, accusato di corruzione, concussione e concorso in false fatturazioni.
Sembrerebbe inoltre che l’ex amministratore si sia intascato una tangente da 500.000 euro, poi divisa con il sindaco ed altri amici. Tutta l’operazione tra l’altro sarebbe stata organizzata ad una cena, dove Alemanno sostiene invece si sia parlato solo di “decoro” urbano.
Ma a dimostrazione invece che l’illegalità sia procedura diffusa nelle maglie del Comune governato da Alemanno, la procura intanto punta dritta verso Roma Metropolitane e scava per chiarire le modalità dell’assegnazione dell’appalto per il corridoio Laurentina finito sotto accusa.
È statoinfatti iscritto nel registro degli indagati il dirigente di Roma Metropolitane e responsabile unico del procedimento, Maurizio Canto. Segno che le indagini, ormai, sono concentrate anche sulla regolarità dell’appalto.
Oltre che, ovviamente, sulla mazzetta pagata a Mancini e sul suo ruolo in Campidoglio.
Alemanno, ovviamente, nega ma dagli atti depositati al gip, continuano ad emergere dettagli. Conferme della vicinanza tra il Sindaco e Mancini e del suo ruolo in Campidoglio.
Dice Lorenzo Borgogni, ex potentissimo capo relazioni esterne di Finmeccanica, nel suo verbale del 22 febbraio: “Conobbi Riccardo Mancini il 2 luglio 2008 nell’ufficio del sindaco Alemanno che me lo presentò come suo stretto collaboratore e referente del Comune di Roma per i rapporti con Finmeccanica. L’interesse del Gruppo verso i trasporti era pressocché inesistente. In effetti i successivi incontri con Mancini erano finalizzati a far conoscere meglio la nostra realtà e a promuoverla presso l’amministrazione comunale. Ciononostante Mancini ha progressivamente teso a sottolineare il proprio ruolo come quello di un plenipotenziario di Alemanno”.
Tutto fa pensare ai vertici di piazza Montegrappa che sia così. “A dare forza a questa sua affermazione – continua Borgongi a verbale – in un’occasione venne presso il mio studio accompagnato dall’onorevole Piso, del Pdl, di estrazione originariamente Msi, espressione della componente ex An riconducibile ad Alemanno… Per la percezione che ne avevo Piso e Mancini esprimevano l’articolazione di Alemanno. In un’occasione, Mancini mi chiese di partecipare a un incontro con Piso, Bortoli, Marchi, Pizzarotti, per parlare di un contenzioso relativo a Metropolitana”.
Per concludere, le ipotesi sono solo 2: o Alemanno intasca mazzette o si circonda di criminali che lo fanno, e non impedisce il dilagare della corruzione nei suoi uffici.
In ogni caso si dimostra ogni giorno di più il peggior Sindaco che questa meravigliosa città abbia mai visto.