L’ Economist, che è la rivista europea più autorevole, ha dedicato all’ Italia la sua copertina odierna, con Grillo e Berlusconi sotto il titolo umiliante “Fate entrare i clown”.
Il Governo Monti ha sottoposto gli Italiani a duri sacrifici per poter “restare in Europa”, ma quei sacrifici saranno inutili se non decideremo di adottare anche in politica quelle regole non scritte che sono d’ uso comune in Europa.
La prima che dimentichiamo è che chi perde le elezioni abbandona la politica, esattamente come l’ allenatore della squadra di calcio che perde viene sostituito, il prossimo campionato si gioca con un altro.
Bersani ha indubbiamente perso le elezioni, perché non le ha vinte, non ha ottenuto la maggioranza in entrambe le Camere necessaria per formare un Governo, scialando un vantaggio incredibile. Con la probabilità che si torni presto alle urne, ma se fosse fra cinque anni il discorso non cambierebbe, è impensabile giocare un altro campionato con chi ha calciato fuori un’ intera cinquina di rigori. Non a caso in inglese si parla di “track record” e quello di Bersani è appunto da “loser”, perdente. Non c’ è alcun motivo di pensare che alle prossime elezioni non andrebbe anche peggio, quindi Bersani deve andarsene ora o al massimo tra un paio di mesi, lasciando il posto a chi, nelle prossime elezioni, potrebbe invece vincere e cioè Renzi.
La destra è in un caso disperato, i TG oggi sono di nuovo pieni delle vicende giudiziarie di Berlusconi, che aveva già perso due elezioni contro Prodi e, nonostante la rimonta, non ha vinto neanche le ultime, ha solo raccolto una minoranza di blocco che serve bene ai suoi interessi, ma non a quelli della sua parte politica e meno ancora a quelli del Paese. Si comporta come ed è, il padrone del partito, un’ anomalia impensabile in Europa e tutto lascia pensare che intenda continuare così fino a che vivrà. L’ esempio di Ratzinger dovrebbe invece indicargli che, quando non si è più in grado di vincere veramente, nel caso di Berlusconi perché troppi elettori naturali della destra non sopportano la sua persona e i suoi comportamenti disinvolti, l’ unica via è quella dell’ uscita.
Se non ci sarà un cambiamento vero al vertice dei partiti di destra e di sinistra, se conterà ancora l’ intervista a D’ Alema, il malcontento popolare si dirigerà in modo irrefrenabile verso l’ anarchia di Grillo e Casaleggio, che propone qualche sana riforma riguardo alla “casta” politica, ma ha contenuti economici da manicomio, come più autorevolmente di me ha detto Boldrin, uno a cui si applica perfettamente l’ evangelico nemo propheta in patria.
Dobbiamo decidere se vogliamo essere un Paese europeo in tutto e per tutto o diventare un’ alternativa comica a nord delle tragedie dei Paesi del Mediterraneo islamico.
Prim’ ancora di riportare fuori i clown, mandiamo fuori i perdenti. Tante grazie e sotto a chi tocca.
P.S. Avevo domandato un’ assicurazione esplicita che i blogger de Linkiesta avrebbero conservato la piena libertà di scrivere, fino a prova contraria interpreterò la mancata risposta come un silenzio assenso.