L’ infelice rilievo di Ilda Boccassini sulla furbizia orientale di Ruby è stato attaccato come “razzista”, ma contiene alte dosi di disprezzo della donna magistrato verso la giovane donna che, secondo l’ accusa, si prostituiva.
Anche volendo sposare le tesi del magistrato e fermo restando che la legge debba prevedere una soglia d’ età sotto la quale sia reato intrattenersi con una prostituta, l’ intero processo ha una evidente finalità politica nel voler screditare l’ immagine di Silvio Berlusconi, additandolo come sudicio puttaniere e nel voler sanzionare penalmente chi gli procurava le prostitute. È tempo invece che lo Stato smetta l’ abito di Stato etico e sia le leggi che i magistrati considerino affare puramente privato la prostituzione fra adulti consenzienti, eliminando una serie di norme che in oltre cinquant’ anni non solo non sono riuscite ad eliminare la prostituzione, ma contribuiscono a che venga esercitata nel peggiore modo possibile, cioè in strada alla mercé di potenziali assassini.
La legge Merlin, figlia di un’ epoca in cui si cavalcavano le utopie, non vieta la prostituzione, con il nobile obiettivo di impedirne lo sfruttamento in realtà impedisce che possa essere organizzata, ma il risultato è caos e racket.
Prescindendo per un attimo dalla minore età di Karima El Mahroug alias Ruby, secondo le tesi dell’ accusa la casa di Arcore dell’ ex Presidente del Consiglio era frequentata da una pletora di donne che ivi si prostituivano volontariamente, ma qualcuno dovrebbe essere condannato per avercele portate dopo averle reclutate. Le cronache dei giornali ricordano i casi di ragazze che, non volendo partecipare ai bunga bunga, vennero rimandate a casa, dunque è accertato che si trattasse solo di atti tra consenzienti.
Non c’ è alcun motivo per cui lo Stato debba intervenire per sanzionare penalmente, meno ancora che si spendano soldi per indagini o per pagare un magistrato che occupi il suo tempo a perseguire questo anziché comportamenti realmente lesivi dei cittadini o della comunità.
Credo che la fallimentare lotta all’ organizzazione della prostituzione sia tanto inefficace quanto ipocrita e che porti solo alla creazione di racket. L’ Italia meglio farebbe a copiare uno dei tanti Stati dell’ Unione Europea che hanno scelto di regolamentare la prostituzione anziché combatterla vanamente.
Mettendo per un attimo tra parentesi la specificità di Silvio Berlusconi come cliente, la vicenda mostra l’ incapacità della nostra normativa di raggiungere gli obiettivi che ragionevolmente dovrebbe porsi:
- che a prostituirsi siano persone adulte e consenzienti
- che la prostituzione venga esercitata nel modo più sicuro e discreto
- che la quota dei proventi che va a chi collabora o organizza sia regolamentata, con eventuale imposizione fiscale
Ognuno è libero di avere le proprie opinioni, non mi scandalizzo se qualcuno continua a considerare abominevole l’ omosessualità, né se a Ilda Boccassini, che ha costruito la propria vita su un forte impegno nel lavoro, dà fastidio la furbizia orientale (per chi sta alle Canarie?) della giovane che ritiene si prostituisse, tuttavia ritengo che siano mentalità sbagliate. Ilda Boccassini ha fatto la sua scelta di vita e Karima El Mahroug pure, anche se a 16 anni non avrebbe dovuto.
In un mondo, anzi in un’ Italia migliore, le scelte sessuali delle persone non dovrebbero certo riguardare lo Stato, ma non dovrebbero nemmeno suscitare sdegno o ribrezzo nelle coscienze, perché le conseguenze sono pesanti.
Come l’ omosessualità veniva riprovata e di conseguenza l’ omosessuale veniva discriminato e maltrattato, così chi si prostituisce è riprovato e il disgustato magistrato, che teoricamente dovrebbe tutelare Karima El Mahroug, la sputtana e applicando una legge sbagliata eliminerà magari la possibilità di prostituirsi con l’ aiuto di Lele Mora o di Nicole Minetti, ma l’ alternativa sono i papponi violenti e clienti potenziali assassini.
La Svezia è andata contro corrrente vietando la prostituzione, ma ovviamente non l’ ha eliminata, solo nascosta. Le nostre norme contro la prostituzione in teoria dovrebbero tutelare chi si prostituisce, ma tramontata la pruderie religiosa è ora un certo vetero-femminismo, quello che Ilda Boccassini non è riuscita a nascondere, il nemico peggiore di chi fa la scelta di prostituirsi e, possiamo esserne certi, lo farà sempre.
Che sia il mestiere più antico del mondo non è solo una battuta, per quanto vietato sempre è esistito e sempre esisterà, è ora di capirlo, iniziando dal rispettare chi lo fa, che ci piaccia o no.