Da quest’oggi 26 giugno 2013, una brutta sorpresa per i cittadini: entrano in vigore infatti i rincari per le marche da bollo. Un aumento significativo in percentuale, del 10%. Quelle da 1,81 euro sono state arrotondate a 2 euro; mentre quelle da 14,62 costeranno 16,00 euro. E tutto questo senza che le maggiori testate giornalistiche ne abbiano dato notizia.
Si stima che sarà quasi 100 milioni di euro fino a fine anno il raccolto con l’odierno aumento, e a regime ossia tra il 2014 e il 2019, 197,2 milioni ogni esercizio finanziario, ovviamente a scapito del contribuente.
Una marca da bollo, a prescindere dall’uso che esercizi o cittadini ne faranno (atti rogati, scritture private, pubblicazioni di matrimonio, atti di notorietà), è un’entrata diretta per le casse dello Stato.
Un emendamento passato ieri al Senato in modo sotterraneo, giustificato dal fatto che servirebbe a finanziarie la ricostruzione materiale in Abruzzo, dopo il terremoto. Cosa sicuramente nobile, ma arriveranno mai? Abbiamo accise sulla benzina per i terremoti che ai terremoti terremotati non arriveranno mai!
Insomma, cittadino paga e tass…