Immerso nel ruolo di maestrina dalla penna rossa, mi irrito a leggere e sentire ovunque “Kazakistan”, in merito al vergognoso caso dell’ espulsione dall’ Italia di Alma Shalabayeva e di sua figlia.
Si scrive Kazakhstan e, soprattutto ai giornalisti, basterebbero pochi secondi per controllare la corretta grafia, sul sito ufficiale dell’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan nella Repubblica Italiana
Già ci dobbiamo chiedere kekazistann’ a fare i Ministri degli Interni e degli Esteri, che almeno i media provino a mantenere uno standard qualitativo accettabile.