Rotta verso il mercatoCon Berlusconi l’Italia è fuori dal mondo

L’Italia appartiene a gruppi di Paesi, come il vecchio G8, l’Unione europea, la Nato, che condividono un insieme di “valori” fondamentali. Su questioni marginali ci possono essere differenze molto ...

L’Italia appartiene a gruppi di Paesi, come il vecchio G8, l’Unione europea, la Nato, che condividono un insieme di “valori” fondamentali. Su questioni marginali ci possono essere differenze molto sentite, ad esempio gli inglesi ritengono quasi cannibali i francesi perché mangiano carne di cavallo, ma indubbiamente gli aspetti fondamentali del sistema democratico sono ormai comuni e condivisi. Nell’attuale querelle sulla sorte politica di Silvio Berlusconi pare che gli Italiani non vogliano ricordare o che addirittura non sappiano che in nessuno dei Paesi che chiamiamo democratici, ivi inclusi gli ultimi arrivati come la Corea del Sud o Singapore, sarebbe immaginabile che un partito fosse guidato da un signore che ha ricevuto una condanna penale di quattro anni definitiva, un’altra in primo grado di sette anni e ha ancora numerosi processi pendenti. In Svezia e negli Usa, da sempre, si va in prigione per aver frodato il fisco dell’equivalente di poche migliaia di euro, chi ne avesse evasi per centinaia di milioni, ammesso che capiti mai un caso del genere, sarebbe considerato dall’intera opinione pubblica l’equivalente fiscale del mostro di Firenze.

In Germania non c’è “agibilità politica” per chi viene scoperto aver copiato parte della propria tesi all’università, in Svezia un Ministro fu costretto a dimettersi per aver pagato un pacco di pannolini con la carta di credito del ministero, quasi certamente per errore. La stessa idea che la destra italiana ritenga di non poter fare a meno di qualcuno che si avvia a compiere 77 anni, quando nel Regno Unito il Primo ministro ha trent’anni di meno e negli Stati Uniti l’attuale Presidente terminerà definitivamente la propria carriera politica a 55, mostra la lontananza del nostro Paese dagli altri membri dei “club” a cui non capisco davvero perché apparteniamo. In un Paese normale nessuno voterebbe una “simpatica canaglia” che somigliasse a Silvio Berlusconi, nonostante l’ammirazione per le indubbie doti del personaggio. Bill Clinton fu praticamente “torturato” per un rapporto sessuale, gratuito e con persona maggiorenne e consenziente, nessuno al mondo voterebbe mai chi usava prostitute minorenni. Quello che al mondo ripugna in Italia va bene e, se c’è qualcosa che non va bene, è che atti contrari al Codice penale siano stati sanzionati penalmente, tanto da dover rimediare con la grazia come se si trattasse di un errore giudiziario. La grazia a Silvio Berlusconi confermerà nel mondo l’idea che l’Italia sia proprio un Paese senza valori e senza valore.

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