Silenziosi sì, ma in movimento sempre. È questo il comandamento delle colombe del Pdl. In fondo bastava leggere stamane l’intervista che Maurizio Lupi ha rilasciato al quotidiano La Repubblica: «Io sono convinto che su questo tema ci saranno segnali di disponibilità da parte del Pd. Penso che anche lì dentro ci siano persone che hanno capito che si tratta di superare la guerra dei vent’anni e il conflitto permanente che ha bloccato la vita politica italiana. Del resto era questo uno degli obiettivi del governo Letta». Una dichiarazione distensiva nei confronti del Partito democratico, e, sopratutto, un segnale chiaro ad Enrico Letta. Le «colombe» non vogliono abbandonare il governo di «servizio» dell’ allievo di Beniamino Andreatta. Chiaro.
Da Lupi al Ministro per la Salute Beatrice Lorenzin, passando per Gaetano Quaglieriello, le «colombe» incrociano le dita e sperano che tutto possa rientrare. «Nulla è perduta. Noi ci proveremo fino all’ultimo», sussurrano a taccuino chiusi.
Ecco perché proprio Lupi e Lorenzin parteciperanno alla Feste nazionale del Pd, che si terrà a Genova anche quest’anno, ed inizierà giovedì 30.La notizia diffusa stamane dal quotidiano il Secolo XIX viene confermato anche da Largo del Nazareno, dove si trova la sede nazionale del Pd. Ma l’ufficialità si avrà domani quando Lino Paganelli, resposabile nazionale delle Feste Democratiche, e Davide Zoggia, responsabile nazionale dell’organizzazione, presenteranno il manifesto degli appuntamento per la Festa targata 2013.
Di certo alla luce delle tribolazioni interne al Pdl se i due Ministri dovessero confermare la presenza si potrebbe prefigurare l’ennesimo scontro fra «falchi» e «colombe». E questa volta, secondo alcune voci che filtrano da Palazzo Grazioli, si consumerebbe una ferita difficile da sanare.
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