Torno a casa venerdì sera, il più tardi possibile, ad andatura lentissima e, neanche girata la curva dei Sheridan road, sento un gran profumo di sugo di pomodoro e basilico (inconfondibile), gran musica tipica “italiana” (mi dà sempre un senso di nausea), sto quasi per fare un dietrofront repentino per andare il più lontano possibile da tutto ciò, quano un “Ehi, nonna!” (in italiano), allegramente gridato da John, mi fa bloccare la mia porsche, con uno stridio di freni gigantesco, sul vialetto di casa, a un centimetro dalla porta di ingresso. “NONNA”? Tommy Winkley
19 Agosto 2013