Appena saputo della nomina da parte di Napolitano di quattro senatori a vita ho subito immaginato una vignetta col presidente della Repubblica, in piedi tra la gente, seduta che urla (riferendosi al Pdl) “Ormai non ci riprendono più!”. Ricordando il Pertini dell final dei mondiali dell’82. La giornalista La7 Flavia Fratello ricorda che, come Pertini, Napolitano abbia avuto attenzione verso la cultura scegliendo Abbado, Cattaneo, Piano e Rubbia. Scelta apprezzata anche da Oscar Giannino su Twitter.
Questa nomina improvvisa e massiccia è però un altro segnale forte che Napolitano sta mandando a chi si dice disposto a far cadere il governo Letta, nato sulla base della riconferma di Re Giorgio come Presidente e che deve realizzare quel che non è stato in grado di fare Monti, mettere definitivamente in sicurezza il Paese. Evidentemente la possibilità della caduta del governo era ormai pronta come era vicina una maggioranza alternativa. Mancando i numeri di poco proprio al Senato ecco che arriva la nomina in blocco dei senatori a vita. Più a mo’ di deterrente che altro. Il messaggio è chiaro, bisogna vedere se lo recepiranno Berlusconi e centrodestra. Possono considerarlo un ultimatum prima di dare seguito a quanto promesso durante il duro discorso al Parlamento dopo la rielezione a Presidente della Repubblica, in cui affermava che si sarebbe dimesso in caso in cui avrebbero messo i bastoni tra le ruote del nuovo governo per non fare cose come la lgge elettorale.