AVVISO: questo è un pezzo agostano (visto che manca poco alla fine bisogna goderselo pienamente con scoop del genere) e perciò non ci siano moralisti nei commenti a dire “ma capirai che notizia”, oppure “vi pagano per scrivere queste cose?” (no, non mi pagano e lo faccio per puro diletto.. ndr) o altre cose di questo tipo, perché non me ne frega nulla.
In più la faccenda è molto più grave di quello che sembra. Probabilmente al pari di un bunga bunga scoperto furtivamente.
Passiamo ora al terribile fatto incriminato commesso dal premier che ci rappresenta nel mondo:
Ieri, girovagando su twitter, sono finito nel profilo del nostro presidente del Consiglio dei Ministri e, tra un tweet dove è vestito da soldato e l’altro, ho notato che il premier segue proprio un sacco di persone.
“Andiamole a vedere!!!” pensai entusiasta.
Non lo avessi mai fatto.
Osservando i following del premier si trovano soggetti che spaziano da quelli più ovvi ed istituzionali a quelli più curiosi e buffi (passando per un’infinità di persone normalissime e noiosissime come me, che probabilmente nel corso dei mesi hanno twittato al presidentissimo ricevendo il follow me in elemosina), finché sono incappato nello scoop del mese…
Enrico Letta, il primo ministro italiano, colui che ha il peso del nostro paese sulle spalle di fronte agli occhi del mondo… è un belieber!
(n.b.: belieber=seguace/fan di Justin Bieber, il più grande fenomeno di globalizzazione musicale commerciale per giovanissime teenager in piena fase ormonale).
Per due minuti ho provato a capire se ci fosse un errore, se uno dei due fosse un fake (magari era il fake di Letta, o addirittura il profilo del ragazzino più desiderato del mondo era solo un falso di qualche marpione del parlamento che voleva usare la sua notorietà per cuccare, e il nostro poco accorto premier lo seguiva prima che lui cambiasse nome in “Justin Bieber”).
E invece no, entrambi avevano la imponente V azzurra in fianco al nome, che in twitter vale più dell’ok dei poliziotti alla frontiera quando devono riconoscerti nei documenti.
Eppure Justin era là, tra il giornalista Moisés Naìm e l’ex ministro che viveva in palestra da quanto era sportiva e che odiava l’IMU.
La prova del nove però dovevo farla. Non potevo davvero credere che, proprio ora che lo spread è ai minimi da 2 anni e sembra anche essere costante, il nostro presidente sia così sprovveduto da lasciare pubbliche certe notizie.
Come quella che è un follower di Justin Bieber per esempio (sì, è così tanto grave, fidatevi).
E così, per la prima volta in vita mia, sono andato nel profilo del “cantante” e l’immagine è stata quella che ho pubblicato all’inizio dell’articolo: raccapricciante.
(Ebbene lo ammetto, ho anche altri amici che per un motivo o per l’altro lo seguono, ma li ho censurati per privacy. Comunque sono molto più giovani di Letta e, soprattutto, non sono i nostri presidenti).
“Justin Bieber V
Seguito da TIZIO, CAIO, SEMPRONIO e Enrico Letta”.
Quindi era tutto vero.
“Magari il cantante, essendo il fenomeno web più titanico degli ultimi anni” (3 miliardi di visualizzazioni su youtube, 43 milioni di follower su twitter, il suo profumo per ragazzine è stato IL PIU’ VENDUTO nella storia dei profumi) “ha dei contratti con vari governi e i profili dei presidenti lo devono seguire!” ho provato a mettermi in testa non volendo accettare la realtà.
Allora sono andato a controllare ma né Obama, né Cameron, né Hollande, né la Merkel lo seguono.
E nemmeno Michelle Obama, la quale non essendo presidente ma solo first lady ed avendo due figlie giovani magari l’avrebbe più probabilmente seguito (anche per controllare che il giovanotto non usi il suo charme per conquistare una delle figlie dell’uomo più potente del mondo).
Eppure nulla, tra i presidenti del G8 l’unico Belieber è il nostro.
Declino italiano anche sui profili web.