Il solito Berlusconi, la solita reazione della sinistra

Andrò contro corrente, andrò incontro a critiche feroci ma è sempre la stessa storia; è il 18 settembre 2013 e non è cambiato nulla, sembra ancora il 1994. Ancora un video messaggio di Berlusconi,...

Andrò contro corrente, andrò incontro a critiche feroci ma è sempre la stessa storia; è il 18 settembre 2013 e non è cambiato nulla, sembra ancora il 1994.

Ancora un video messaggio di Berlusconi, l’ennesimo. Sembra quasi un evento da segnare nel calendario, perché tanto tutti sanno che prima o poi quel giorno arriverà. Quel che non arriva mai è una reazione diversa da parte degli oppositori del Caimano. Sui social netowrk già impazzano gli hashtag #videodelirio, videopazzia, segno che per prima cosa gli antagonisti di Berlusconi devono per forza guardare cosa dice il loro più acerrimo nemico; in secondo luogo ciò che gli oppositori non hanno colto in Berlusconi è la sua drammatica concretezza; che bisogno c’è di dire nuove cose attraverso lo schermo se grazie alle solite frasi riesco a compattare il cinquanta per cento degli italiani?

Il leader del Pdl non sta cercando nuovi elettori, non sta cercando alleati, sta semplicemente compattando la squadra prima della battaglia. E in quanto a motivatore tanto di cappello, sull’uomo politico meglio soprassedere. 15 minuti senza leggere una riga, 15 minuti di gesti che ai fan del cavaliere hanno fatto venire i brividi. Possono passare mesi, anni, ma bastano 15 minuti per tornare nei ranghi.

A sinistra non sono bastati 20 anni per compattare quello che dovrebbe chiamarsi Partito Democratico. Anche attualmente la situazione non sta migliorando; quella che dovrebbe essere la miglior risorsa, non solo per il Pd, ma per l’Italia intera e che corrisponde al nome di Renzi, si sta perdendo nel definire regole congressuali che ai cittadini interessano ben poco; si pensa alle correnti, si pensa a salire sul carro di chi poi può garantire una poltrona. Renzi in questo sembra categorico, anche se le ultime frasi lasciano presagire un sindaco di Firenze alla definitiva ricerca di consacrazione più presso il Pd che presso il panorama nazionale.

Quello che intanto sta succedendo è noto a tutti; Berlusconi ricompatta i suoi, fa togliere l’Imu come promesso e propone il ritorno a Forza Italia, dall’altra parte le giornate trascorrono discutendo di congressi, regole, correnti, tranne nelle pause, sfruttate ovviamente per guardare i videomessaggi di Berlusconi.
Il pronostico per le prossime elezioni sembra, ahimè, scontato.

Andrea Casini

X