La Carfagna che cita Einstein suscita qualche riflessione. Breve, per carità.
Mara Carfagna, per festeggiare il compleanno di Silvio Berlusconi, ha pensato bene di sostenerlo psicologicamente citando nientedimeno che Albert Einstein. «Presidente, pensando a lei mi sono tornate in mente le parole di Albert Einstein», gli ha detto al telefono.
Che detto così sembra quasi che la Carfagna lo legga sempre, Einstein: «Mara, che leggi di bello? Io sto finendo Sophie Kinsella, tu»? «Albert Einsten, la sua Zur Elektrodynamik bewegter Körper è davvero appassionante». Ah beh.
La Carfagna evidentemente legge Einstein così spesso da farle scattare, quasi involontariamente, en passant diciamo, nientedimeno che un paio di sinapsi da link emotivo che le hanno permesso di andare a pescare, in un cassetto remoto della sua memoria di esperta di fisica teorica, proprio la frase che si adatta alla perfezione a Berlusconi.
«Le grandi menti, le grandi persone hanno sempre ricevuto violenta opposizione da parte delle menti mediocri».
Questo diceva Einstein, e lo diceva di un altro personaggio che sicuramente la Carfagna conoscerà bene perlomeno quanto Einstein stesso: Bertrand Russell.
Bertrand Russell che incassò la solidarietà di Einstein quando, nel 1940, si vide negare l’insegnamento al City College di New York a causa delle sue posizioni laiche e anticonformiste.
Le similitudini col festeggiato sono dunque impressionanti e tali da giustificare il collegamento con la citazione.
Ma c’è di più. La frase di Einstein, come tutte le frasi ad effetto, per essere vera ha necessità di qualche considerazione. Cioè: che le grandi persone abbiano magari ricevuto violenta opposizione da parte delle menti mediocri può essere anche vero, ma non è sufficiente che sia così perché qualcuno possa automaticamente definito una “grande persona”.
Infatti, sicuramente ci saranno state anche persone mediocri che hanno ricevuto opposizione da parte delle menti mediocri, no? O mediocri che hanno ricevuto attacchi da persone intelligenti (cosa molto più probabile ancora).
Se invece si invalida questo principio di logica di base, allora siamo autorizzati a dire le cose più divertenti e assurde. Tipo: tutti quelli che digiunano sono come Gandhi, tutti quelli che scazzottano per strada sono come Mike Tyson, tutti quelli a cui viene rifiutata la pubblicazione di un libro sono come Primo Levi o Kafka, tutte le ragazze che fanno calendari e qualche comparsata in TV diventano ministri della Repubblica.
Ops.