Il labirinto di Cnosso perché proprio come l’intricato percorso fatto costruire dal Re Minosse, le mafie allo stesso modo si intrecciano in ogni ambiente, in ogni epoca, in ogni luogo. Le mafie hanno questa forma labirintica perché è difficile trovarne la via d’uscita. Forse una via d’uscita non esiste. Forse questo “labirinto” è stato architettato proprio per non estinguersi mai.
Le mafie, la corruzione, il razzismo, l’ingiustizia sociale, l’evasione, lo sfruttamento, rappresentano il mostruoso Minotauro che si ciba di ogni succulento boccone che ha il sapore di illegalità. Metà uomo, metà toro. Proprio come il minotauro le mafie, rinchiuse nel labirinto dal Re Minosse (lo Stato) sono nate dall’unione tra il bene e il male. C’è chi le interpreta preziose al paese e chi dannose.
Ma per fortuna in questa vita possiamo ancorarci alle speranze. A Teseo che, grazie al filo di Arianna (figlia del Re), entra nel labirinto, uccide il Minotauro e ne esce indenne dopo aver fatto uscire tutte quelle anime che, nel mezzo del labirinto, erano stati ‘attratti’ dalla figura mitologica trasformandosi in ‘parassiti sociali’.