Oggi ho letto il Buongiorno del bravissimo Massimo Gramellini e in quelle poche righe ho colto l’essenza di tutte le vittorie di Berlusconi: gli anti-berlusconiani son sfigati dentro.
A nessun elettore di Berlusconi frega qualcosa dei cagnolini degli avversari, un antiberlusconiano ci fa un pezzo della sua famosissima rubrica.
Una subalternità sconsolante rispetto al padrone della politica italiana; un tempo la sinistra aveva la famosa “superiorità culturale”, ora si sente figa a scherzare sui cagnolini di Silvio.
È ovvio che il buon Gramellini ha voluto farsi due risate scrivendo un pezzo “leggero”, ma è sconsolante vedere come pure per scherzare si ha bisogno di tirare in ballo Berlusconi e la sua vita privata.
È da questi dettagli che si vede come buona parte d’Italia sia dipendente da lui, si passa dalla rubrica sulla “Stampa” al governo del paese con una totale dipendenza nei suoi confronti (vedi IMU) .
Berlusconi non segue nessuno, gioca per se stesso e chi continuamente lo nomina ne alimenta il mito e la leggenda.
Si è schiavi del Cavaliere e della sua immagine e lui ci gioca, gli piace e intanto comanda lui; è il Re d’Italia e buona parte dei suoi cantori non ha neppure bisogno di stipendiarli, a loro basta invidiare Dudù stretto al seno della signorina Pascale.
Ps
Il Fatto ha fatto un sondaggio a proposito dell’argomento con ben CENTOSESSANTASETTE commenti, ça va sans dire…
Marco Enrico Traverso