LOMBARDIA NEXT STATE IN EUROPERoma è “da salvare”, ma chi salva Milano?

"Dobbiamo salvare Roma da questa situazione e dobbiamo farlo tutti insieme, perché o si è con Roma o si è contro di Roma: la Capitale d'Italia non può fallire e non fallirà". Ignazio Marino - sin...

“Dobbiamo salvare Roma da questa situazione e dobbiamo farlo tutti insieme, perché o si è con Roma o si è contro di Roma: la Capitale d’Italia non può fallire e non fallirà”.

Ignazio Marino – sindaco di Roma

Un buco di bilancio di ben 867 milioni di €, quasi un miliardo, rischia di portare sul fallimento la capitale dello Stato italiano. Il sindaco di tale città, insediatosi da pochi mesi, rinfaccia che a Milano arrivino “più risorse”.

Peccato, si fa per dire, che Milano non possa godere dello status di “Capitale”, e i benefici che esso comporta:

7. Disposizioni particolari per l’applicazione del patto al Comune di Roma

Pertanto, le regole per la determinazione degli obiettivi del patto di stabilità interno per il Comune di Roma sono ora contenute nell’articolo 12 del citato D.Lgs. n. 61/2012. In particolare, la norma prevede che Roma capitale concordi con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro il 31 maggio di ciascun anno, le modalità e l’entità del proprio concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. A tal fine, entro il 31 marzo di ciascun anno, il Sindaco trasmette la proposta di accordo al Ministro dell’economia.

Sono, infine previste, alcune specificazioni in merito alle modalità di computo del saldo finanziario utile ai fini del rispetto del patto di stabilità interno, prevedendo che siano escluse dal saldo:

le risorse trasferite dal bilancio dello Stato e le spese, nei limiti delle predette risorse, relative alle funzioni amministrative conferite a Roma capitale in attuazione dell’articolo 24 della legge delega n. 42/2009 e del decreto legislativo attuativo n. 61/2012;
le spese relative all’esercizio delle funzioni connesse al ruolo di capitale della Repubblica, di cui all’articolo 2 del D.Lgs. n. 61 del 2012 e di quelle inerenti gli interventi di sviluppo infrastrutturale, di cui all’articolo 3 del medesimo D.Lgs., finalizzati anche ai trasporti, connessi al ruolo di capitale della Repubblica, previa individuazione, nella legge di stabilità, della copertura degli eventuali effetti finanziari.

Disciplina del patto di stabilità interno per gli enti locali per l’anno 2013

Milano e i Comuni che ospiteranno EXPO 2015, ad esempio, si trovano a dover fronteggiare nei calcoli del Patto di Stabilità le spese inerenti all’evento stesso. Il solito, flebile coro degli aderenti ai partiti italiani in Lombardia sulla tematica non è stato nemmeno recepito dal governo dello Stato italiano, tantoché lo stesso Letta, nel suo “blitz” di due settimane fa presso i cantieri EXPO, non ha fatto menzione del problema.

Forse perché non viene considerato proprio come problema?

Nel frattempo Milano continua ad affogare nelle tasse aumentate per sopperire ai mancati “trasferimenti” italiani. La Capitale della Lombardia, che ogni anno ha un residuo fiscale attivo verso lo Stato italiano di più di sessanta miliardi di € l’anno, è costretta ad approvare i bilanci secondo le regole schizofreniche di questo o quel Governo romano.

E’ quello che si ottiene quando non solo si sceglie di continuare a rimanere nello Stato italiano, ma anche quando si pretende di governarlo. Come disse l’ex ministro Calderoli, riferito al Comune di Roma, “vi abbiamo già dato 20 miliardi”, segno che l’aiuto chiesto da Marino comunque arriverà, chiunque siederà al Governo: maggioranze azzurro – verdi o azzurro – rosse.

Al “ades basta” che ne è seguito, ovviamente, non ha creduto nessuno; finché rimarremo in questo Stato, sarà nostro compito di lombardi pagare.

Come ha detto Marino, infatti “o si è con Roma, o si è contro di Roma”.

http://www.youtube.com/watch?v=5BSyoGEaGKY

“Il Pd sosterrà in tutti i modi quello che appare come un piano di salvataggio straordinario della Capitale d’Italia. Roma non può pagare gli oneri sostenuti per svolgere al meglio il ruolo e le funzioni di Roma. Ci auguriamo che l’appello di oggi sia colto da tutti, che ognuno dimostri l’amore per questa città e che ci sia un’ampia mobilitazione: sia dei parlamentari di Roma e del Lazio che delle forze datoriali, sociali e civiche”.

Francesco D’Ausilio – Capogruppo PD in Campidoglio

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