E ora che dirà Luigi Zingales, membro indipendente del consiglio di amministrazione di Telecom Italia, quando un domani si siederà a fianco di Angelo Provasoli, indicato dal comitato nomine di Telecom Italia al posto del dimissionario Elio Catania? Si prospetta un confronto a dir poco acceso. L’altra candidata (forse con meno chances) è Francesca Cornelli, docente di Finanza alla London Business School, indipendente suggerita da Assogestioni. Domani sapremo chi dei due avrà la meglio, ma Provasoli, espressione di Telco, parte in pole.
Ex rettore della Bocconi, Provasoli è presidente di Rcs e presidente del collegio sindacale della Cassa depositi e prestiti, ma è sopratutto il “saggio” che assieme a Pietro Mazzola ha curato la fairness opinion chiesta da Mediobanca – advisor dell’operazione ed esposta verso la società – con cui ha certificato come corretto il prezzo pagato da Parmalat per acquisire Lactalis American Group (Lag) e Lactalis International per 904 milioni di dollari.
Angelo Provasoli, presidente di Rcs
Operazione diventata un caso di scuola: si tratta della prima volta che viene applicata una procedura di controllo giudiziario su una società quotata, ai sensi dell’art. 2409 del codice civile. Ovvero per “fondato sospetto” di atti degli amministratori compiuti a danno della società. Sulla base della relazione del consulente Angelo Manaresi, la Procura di Parma ha validato l’esposto presentato qualche mese fa dagli azionisti di minoranza della casa di Collecchio contro la gestione degli amministratori, nominati da Lactalis. Chiedendo proprio ieri la revoca del consiglio d’amministrazione e la nomina di un amministratore giudiziario che la guidi verso la revisione del contratto con il quale è stata acquistata Lag. Secondo i consulenti della Procura, infatti, il suo prezzo di mercato oscillava tra i 582 e 623 milioni di dollari. Oggi invece sono stati ascoltati i difensori dei consiglieri d’amministrazione, che hanno bollato come «infondate e irragionevoli» le richieste della Procura, mentre il Tribunale civile si è riservato di decidere entro un mese «non perentorio» – ha detto il presidente Roberto Piscopo – sulla revoca del cda.
In un’analisi pubblicata sul Sole 24 Ore Luigi Zingales scrive: «Il provvedimento Parmalat trasforma quello che era un vantaggio in Italia (la relazione) in una presunzione di colpevolezza. In questo colpisce al cuore il capitalismo di relazione, che di queste operazioni si è nutrito». Ora cosa dirà Zingales?