Difficile comprendere ad oggi quale sarà il futuro di Atm e quindi del servizio di trasporto pubblico milanese. Il Presidente Rota, per prepararsi ad Expo, chiede nuovi autisti ed altri addetti alla sicurezza da collocare nelle fermate di periferia delle metropolitane. Inoltre, accusa la Regione Lombardia di aver causato un mancato introito di un milione di euro con la nuova legge sulle multe. Il Comune, alle prese con un bilancio sempre più striminzito a causa dei tagli romani, ipotizza una revisione al ribasso del contratto di servizio in essere. Ci sono a questo punto 20milioni di euro che ballano per non parlare di un probabile ritocco verso l’alto del biglietto, finora sempre negato. Ed allora? La domanda più immediata è: vi sarà un aumento del servizio per gli utenti o, invece, addirittura una diminuzione delle corse? La giunta Pisapia, con la scelta di Area C, si è votata alla demotivazione dell’uso dell’auto, dando vita anche a nuove piste ciclabili, aumentando i mezzi alternativi come il bike sharing e il car2go. Questa linea tutta verde dovrebbe però prevedere di conseguenza un rafforzamento del trasporto pubblico. Anche in vista di Expo, vi è la necessità di fornire ai visitatori efficienza e strumenti di percorribilità della città per una mobilità accettabile. Credo sia questo il nodo da sciogliere. Ci si adoperi per una posizione chiara e comprensibile e soprattutto la si illustri ai cittadini. Al più presto.
22 Ottobre 2013