Il 9 Novembre del 1989 la Seconda Guerra Mondiale finiva anche nell’Europa dell’Est, che per mezzo secolo era rimasta schiava dell’imperialismo sovietico.
Non mi aspetto grandi celebrazioni da un paese dove molti ancora rimpiangono o minimizzano la barbarie comunista, ma centinaia di milioni di persone furono liberate dall’oppressione totalitaria solo con la caduta del blocco sovietico, e ciò ha rappresentato la più grande vittoria della civiltà dal Dopoguerra.
Il 9 Novembre è una data simbolica, la data in cui cadde il Muro di Berlino che impediva ai tedeschi dell’est di fuggire verso la civiltà, e sul cui tracciato caddero un centinaio di persone in cerca di libertà e benessere nel mondo libero.
Pochi mesi fa sono stato a Berlino a vedere i resti di Checkpoint Charlie, ove è possibile ripercorrere tutta la storia di quell’orrore. Ed è lì che ho realizzato che i nostalgici del comunismo non fanno ridere: fanno moralmente ed intellettualmente orrore.
Pietro Monsurrò
Pietro Monsurrò
@pietrom79