E’ stato già scritto tutto ed il contrario di tutto sul caso Cancellieri-Ligresti.
Per farla breve, Travaglio e il M5S vogliono le dimissioni, Alfieri pure, Merlo no, come pochi altri che non ci vedono molto di scandaloso e, in fin dei conti, nulla di criminoso. Insomma una noia senza senso.
Voi cosa ne pensate? Si dovrebbe dimettere? Dovrebbe restare dove sta? Sarebbe meglio se si unisse ad un circo itinerante che fa spettacoli a tema coi trichechi e le scimmie bonobo, ma senza maltrattarli?
Secondo noi di Radici non sono le domande giuste.
La Cancellieri è una donna di esperienza, o meglio, si presume lo sia. Quanto meno, ne eravamo vagamente convinti. Bazzica la presidenza del consiglio e i ministeri dell’interno e della giustizia da quando era una ragazzina sculata che ha vinto un concorso nel ‘78. Ne avrà viste di cotte e di crude, di scorrette e di ancora più scorrette e in fondo alla lista ne avrà sperimentate di inenarrabili, negli anni ’70 e ’80. Gente che faceva porcherie e se la cavava, altra gente che invece si è scottata ed è finita in galera o poco ci mancava. Abusi d’ufficio, corruzione, concussione, mazzettine e mazzettone, bombe a mano, cappi al collo e favori ai cugini di secondo grado, piazzati da qualche parte dietro una scrivania a leccare francobolli e accumulare debito pubblico.
Di sicuro ne saprà un bel po’ di intercettazioni e di come procedono gli inquirenti e la guardia di finanza in questi casi. Una con un profilo così non poteva non sapere che i Ligresti non avrebbero potuto nemmeno mettersi a fare i rutti al telefono, senza che la procura lo venisse a sapere.
E allora, per l’amor del cielo, perché? Perché gli devi telefonare a ridosso dell’accaduto e poi più e più volte in altre occasioni, parlandogli con quel tono a metà tra i film drammatici con Margherita Buy e le fiction brutte sulla mafia di Rai 2? Perché gli devi dire che “farai tutto il possibile per aiutarli” mentre di mestiere fai il ministro della Repubblica? Perché tanto da noi la stampa non ci ricama abbastanza su un’affermazione del genere? A che cosa stavi pensando Anna Maria? A far venire un orgasmo collettivo alla redazione del Fatto Quotidiano? Due azioni umanitarie con una fava? Lodevole davvero.
Voglio dire, io me lo sono chiesto: “ma questa può essere così cretina”?
Seriamente, perché nessuno si è posto innanzitutto questa domanda? Ci siamo persi qualcosa? Lo davano già tutti per scontato? O più semplicemente pareva brutto chiederselo ad alta voce? Non lo sappiamo.
Fatto sta che a questo punto le voglio anch’io le dimissioni. Perché dal ministro della giustizia pretendo una ed una sola cosa, amnistia e riforme. Per farle ci vuole una tipa scaltra, una col pelo, una con le palle dure e spigolose, non una che si fa impallinare a gratis dalla prima intercettazione che capita.
Se anche voi, come noi, volete un ministro normodotato alla giustizia, ditecelo sulla nostra pagina di Facebook oppure importunateci su Twitter, tanto quasi sicuramente non vi risponderemo.