Mi scusi signor Letta, volevo solo scusarmi con lei, ero tra quelle persone che chiedevano le dimissioni della Cancellieri, ma adesso ho capito e mi scuso con lei. Ho capito che, come da lei stesso detto, questo è un attacco politico e così facendo si attacca tutto il governo. E non vorrei mai che questo grande governo cada, la stabilità è un valore sacro, vale più di tutto, più della morale, più dell’etica, persino di noi.
Sa cos’è? E’ che quando ho sentito questa storia ho pensato a Cucchi, se lo ricorda Stefano? Io si, ho ancora in mente il suo volto scheletrico e tumefatto, ricordo ancora le scuse che si inventarono per giustificare una morte così indegna. E ricorda la Diaz? Anche lì le forze dell’ordine fecero il loro “dovere”.
Ma non voglio tediarla con questi brutti ricordi, lei non c’era e magari adesso le priorità sono altre, come i sedici morti in Sardegna per l’alluvione. Adesso tutti i politici propongono politiche di messa in sicuro del territorio. Dicono che bisogna fermare l’abusivismo, chi costruisce dove non dovrebbe. Forse ricordo male io, ma mi sembrano le cose che si dicono sempre, come in Calabria nel 2011, ricorda quei terrificanti fiumi di fango? Io si. Qui da noi sembra che appena piova più del solito le case e le strutture siano fatte di cartapesta, che sofferenza vedere come siamo così fragili, vero signor Letta?
Poi scusi, io sono disinformato e magari sbaglio, ma l’abusivismo non è causato in gran parte dalle mafie? Tipo le case vicino al Vesuvio, tipo le falde acquifere inquinate. Che ridere poi scoprire che sono stati dei marine americani a fare queste benedette analisi delle acque, persino l’uranio c’è.
E’ tutto così pesante che ti sembra di soffocare, è tutto così grande, complesso e ramificato. Come una ragnatela che ti avvolge tutto. Un paese paralizzato dalla criminalità organizzata, una scusa sempre buona, ma fa così paura che quasi neanche la si pronuncia. Perché vengono trovate falde acquifere inquinate e nessuno dice subito che magari è stata la camorra? Che in fondo Saviano ce l’aveva già detto. Perché, quando cadono case sommerse dal fango, nessuno dice che quando si permette di far entrare le varie mafie nel settore edilizio sono queste le conseguenze da pagare?
Già che ci sono voglio scusarmi anche con il signor Vendola, ho osato indignarmi per quell’intercettazione, perdoni mi pareva esagerata quella confidenza con certi personaggi. Magari è più importante un’industria che la salute dei propri concittadini, sarò un coglione che non capisce l’economia.
Scusate sbaglio io, sono solo un vostro cittadino, sono solo un granello di sabbia negli ingranaggi di questa macchina che sembra quasi essere ferma. Vorresti davvero una notizia che ti faccia dire “sto vivendo la Storia, ci sono dentro”, invece niente cambia, nulla si muove. Ogni volta pare che si facciano grandi proclami, se sei ancora giovane ci credi, ci speri, ti dici “è la volta buona, è la volta buona”, ma non lo è mai.
Ogni sentenza viene subito mitigata, fino a renderla inutile, superflua. Ogni nuova legge è solo un modo diverso di dire quello che si faceva prima.
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Forse sto esagerando, questi tempi mi confondono, è tutto così instabile, noi “giovani” siamo persi tra stage non retribuiti, master pagati profumatamente e lavori chiusi dal clientelismo, ci aggrappiamo a sogni esterofili per andare avanti.
I nostri padri ogni giorno si chiedono se riusciranno mai ad avere la pensione, si dicevano un tempo “dai ancora pochi anni e poi mi riposerò, lo stato ripagherà i miei decenni di sforzi”, poi è arrivato un ragioniere che gli ha detto che dovevano lavorare altri anni. Adesso neanche son più così sicuri di quella lontana pensione, gli avete tolto anche quello.
Sa una cosa? Credo che questo non sia più il nostro paese, pensi in Germania per le pensioni pagano 39 euro all’anno, e noi ricorda quanto paghiamo? Io si, 4000 euro l’anno. Forse ce ne andremo, toglieremo il disturbo, perché qui pare che sia una guerra tra voi e qualche giornalista. Se qualcuno lancia un grido d’aiuto voi gridate subito al terrorismo mediatico, e tutto poi si placa. Ogni manifestazione finisce con un nulla di fatto, ogni tavolo di lavoro, ogni incontro, tutto.
Siamo stanchi, così magari è venuto il tempo di togliere il disturbo, siamo italiani non potete chiederci di dare la vita per tutto questo, non ne vale la pena. Li lasceremo tra di loro, con le loro mafie, con i loro piccoli uomini avidi di denaro. Neanche gli immigrati lavoreranno per loro, siamo terra di passaggio noi. Inutile tirarsela, non ci spia neanche l’Nsa.
Perdoni il mio sproloquio signor Letta, mi sono fatto prendere, è solo che, pensando a tutte queste cose che noi abbiamo dovuto subire, ho creduto fosse possibile chiedervi la piccola cortesia di far dimettere la Cancellieri. So benissimo che questo non risolverebbe tutti questi problemi, ma sarebbe stato un piccolo segnale, finalmente poter andare in giro a dire “per una volta non abbiamo lasciato stare!”.
Scusi ancora, adesso vado, noi si era indecisi tra Barcellona e Parigi, dice che neanche lì stanno così bene? Forse, ma davvero siamo ancora così sciocchi da credere che stiano peggio?