Perché tutto questo? Perché questo blog? Perché aprirlo dopo che ti sei scagliato contro quelli che aprono il blog sui quotidiani web più importanti e si fanno pagare in visibilità?
Per “fottere il sistema dall’interno”? No, quella è una motivazione che vi viene data da chi s’è fatto comprare e non sa come dirvelo, qua non c’è nessun sistema da fottere.
Perché ho cambiato idea? No, penso ancora che chi paga in visibilità sia un farabutto, e che la visibilità da sola è una scala che porta solo verso altra visibilità, non verso uno stipendio. E poi io non ho bisogno di mettere un piede dentro Linkiesta, dentro c’ero già, prima di aprire questo blog, con articoli pagati.
Per l’ebrezza di aprire un blog? No, ho già un blog mio, Nerdcore, che cercherò di linkare il meno possibile, perché è uno spazio di espressione libero da ogni regola, dove mi esprimo come mi pare e racconto ciò che mi va di raccontare.
E allora?
E allora prendetelo come un esperimento. Un modo per vedere quanto ci vorrà a uno spazio serissimo come Linkiesta per chiudere un blog dove i toni non saranno assolutamente formali, dove si parlerà, magari a sproposito, di videogiochi, titoli indie, feticci tecnologici, giochi di ruolo, serie TV, film coi robottoni, film senza robottoni.
Uno spazio che, forse, avrà una sua visibilità, e che io metto al servizio delle cose e delle persone che mi piacciono, una piccola Tortuga di pirati nerd in un mondo di persone serie.
Non so se sono stato chiaro, non sempre lo si è quando ci si arrampica sugli specchi delle proprie convinzioni passate.
Non sempre parlerò di ciò che mi piace, anzi, a volte ci saranno cose che non mi piacciono, e non posso dirvi ora che aggiornerò con costanza, perché io scrivo per vivere, e questo vuol dire che a volte ho solo voglia di prendere un pad in mano, mettere le cuffie e lasciarvi tutti fuori. Perché, là si sta meglio che qua, questo è bene sia chiaro fin da subito.