Una figlia come teAllodole e sciacalli: concorsi letterari e scelte editoriali

Era ancora estate. Il caldo di luglio cominciava a farsi sentire quando un pomeriggio mi sono imbattuta nell’annuncio online sul sito di una nota rivista femminile, che chiameremo Allodole: Un con...

Era ancora estate. Il caldo di luglio cominciava a farsi sentire quando un pomeriggio mi sono imbattuta nell’annuncio online sul sito di una nota rivista femminile, che chiameremo Allodole:

Un concorso letterario dell’era post-moderna. Perché il premio non è un abbonamento gratis al settimanale o una pubblicazione: in palio il titolo e il ruolo virtuale di blogger ufficiale per Allodole.it. Il regolamento è semplice – pur tuttavia poco chiaro – scrivi un post che parli della rivista, pubblicalo sul tuo blog insieme a un badge che rimanda direttamente ad Allodole.it, pubblicizza tutto su Facebook e chi più social ha più ne metta.

Da brava concorrente (“Scrivo blog da quando si chiamavano diari segreti, le pagine erano di carta e si tenevano al sicuro con chiave e lucchetto”, è la mia biografia per il settimanale) preparo un pezzo sullo shatush, su mia sorella e sul “tempo da rivista” (nel caso vi stiate chiedendo cosa sia, leggete qui). Poi metto il badge sul mio blog, vado coi social, sguinzaglio amici e parenti per la sagra del “Votami su Allodole.it”. E aspetto.

Passano settimane, mesi, semestri. Nulla. Poi qualche giorno fa mi arriva una mail: “Lifestyle blogger we want you! – Concorso per blogger su Allodole.it”. Ma come, non avevo già partecipato? La procedura è la stessa: post, link, social voting. Anche il premio è lo stesso: blogger ufficiale per Allodole.it. Ma quindi il primo contest a cui avevo partecipato?

Incredula, penso di essere nella candid camera del concorsone al comune di Roma. Solo che qui è peggio. Perché su Internet non ci sono regole, le allodole volano serene e soprattutto libere di sbattere contro i primi sciacalli in cerca di una manciata di clic, qualche pollicione per il “mi piace”, una dose di traffico extra su un sito Internet forse in crisi.

Insomma, il concorso letterario di luglio è finito nel buco nero del 2.0. Era una truffa? Un escamotage per attirare lettori? Una bufala? Sul portale Allodole.it c’è un laconico: “La fase di autocandidatura non ha al momento una data di scadenza”, e un rimando all’altro contest (come a dire: se intanto vuoi scrivere un altro articolo su di noi, mandarci qualche link in entrata e pubblicizzarci gratis sui social network, fai pure). La mia pazienza invece è scaduta. Provata mesi di attesa in cui il panorama editoriale italiano è scivolato verso l’ingresso di Fabio Volo nelle pagine culturali del Corriere della Sera.

Bisogna stare attenti alle allodole. A forza di volare libere il più delle volte diventano aquile. Predatori voraci e solitari.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter